Il sogno firmato Gucci continua. Alessandro Michele guarda a ogni personalità e ne cerca le contraddizioni per una collezione che dal passato ci accompagna nel futuro.

Direttamente dalle sfilate, ecco il meglio dello streetstyle milanese

“L'idea di lusso è flessibile e può essere anche quella di una stra-ordinaria normalità – una protezione dalla mediocrità”. Wolfgang Joop.

Giocosa, la donna JW Anderson nasconde un colpo di scena. Trend e stili si mescolano in uno vortice di materiali diversi. Un look disinibito, meno intellettuale del solito.

Simone Rocha rivela la sua faccia nascosta, a metà strada tra le Folk Songs di Luciano Berio e la filmografia di Ken Loach. Il velluto accompagna abiti di chiffon e ricami damascati. Un quadro austero, ma sublime.

Un mix di colori perfettamente combinati e un nostalgico ritorno agli anni '90.

Sono le 5 di mattina.

Il recinto che cinge un lago ormai ghiacciato, si apre, lasciando che tutte le proposte vi pattinino sopra, tra curiosi e affascinati pinguini.

Maglie avvolgenti e denim frangiati, la collezione autunno- inverno firmata WeAnnaBe pensa a una donna che non ha paura dei contrasti.

Un omaggio al hip-hop e alla sua influenza sullo street wear. Montoni, cappelli ed esagerazione.

Meno grunge dell'estate, le donne di Stuart Vevers si mascherano da canadesi. Il freddo estremo impone montoni, moon boot seducenti e abiti dal gusto popolare. La casa aggiunge un motivo equestre, autentico e snob.

Denim. Over. Ottanio, militare e bordeaux.

Una moda che non raggiunge le strade non è moda. (Coco Chanel)

Victoria Beckham, nuova regina del tailor? In questa stagione, la designer dimostra la sua padronanza delle forme, che vanno da abiti preppy e vestiti dal taglio minimalista. I pantaloni extra large, ora disinvolti ora strutturati, sono già tra i must have invernali.

Nel loro ultimo capitolo newyorkese, prima di tornare a Parigi, Lazaro Hernandez e Jack McCollough celebrano l'energia, lo stile della città (e le donne che lo hanno abbracciato). Oltre ai tradizionali effetti di asimmetria, abiti morbidi e avvolgenti, latex e plastica. Un omaggio a ciò che ogni giorno fa vibrare New York: l'avanguardia.