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“REBEL: 30 Years of London Fashion” al Design Museum di Londra

Dal 16 settembre 2023 all’11 febbraio 2024 la mostra presentata durante la London Fashion Week, ripercorre trent’anni durante i quali Londra ha saputo plasmare la moda a livello internazionale attraverso i suoi giovani talenti. 

The Show room. Photo Andy Stagg. © the Design Museum.
The Show room. Photo Andy Stagg. © the Design Museum.

“Rebel Rebel, you’ve torn your dress/Rebel Rebel, your face is a mess”. Questi versi di David Bowie che riassumono meglio di tante parole gli ultimi trent'anni di una moda militante ed esuberante, scaturita dall'energia giovanile, dalla visione creativa e dallo spirito ribelle di nomi come Alexander McQueen (il cui marchio patrocina la mostra), J.W. Anderson, Wales Bonner, Molly Goddard, Christopher Kane, Charles Jeffrey Loverboy, Meadham Kirchhoff, Matty Bovan, Bianca Saunders, Simone Rocha. Designer, ora nomi importanti del fashion system, alcuni più lasciati in disparte che riuscirono ad emergere grazie al programma NEWGEN del British Fashion Council, il cui trentesimo anniversario viene fatto coincidere con l’arco temporale indagato dalla mostra.

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Change-Makers room. Photo Andy Stagg. © the Design Museum.

Tra i 100 look che da metà settembre formeranno il racconto di "Rebel: 30 Years of London Fashion" presso il Design Museum di Londra ci sarà il celebre “swan dress” creato da Marjan Pejoski per la cantante islandese Björk, che lo indossò ai premi Oscar del 2001 e sulla copertina dell’album Vespertine. Diventato un cult della moda camp - tanto da finire replicato dalle drag di RuPaul Drag Race - venne esposto alla mostra “Camp, notes on fashion” del Metropolitan Museum di New York nel 2019.

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Nella prima foto: Latex suit worn by Sam Smith. Harri. Photo Andy Stagg. © the Design Museum. Nella seconda foto: Swan dress worn by Björk. Marjan Pejoski. Photo Andy Stagg. © the Design Museum.


Nelle sue tre sezioni “Art School", "Backstage Pass" e "Runway”, la mostra curata da Sarah Mower e Rebecca Lewin, è una rassegna di capi iconici come il vestito-gonfiabile in latex nero creato da HARRI per il red carpet di Sam Smith agli ultimi Brit Awards o gli abiti di Steven Stokes Daley per Harry Styles nel video di “Golden”. La stanza "Alexander McQueen: the story of Taxi Driver" la collezione del 1993 realizzata con l'aiuto del collaboratore e amico Simon Ungless.
E ancora gli abiti concettuali di Craig Green, i look dela club kids britannica di Garreth Pugh e Martine Rose, i capi della maestra del denim Faustine Steinmetz e quelli realizzati con la tecnica dell’upcyling di Cristopher Reaburn.

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Alexander McQueen: The Story of Taxi Driver room. Photo Andy Stagg. © the Design Museum.

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