In mostra i costumi di scena che hanno fatto la storia della moda e una performance-omaggio al grande Pasolini 

Si inaugura oggi a Roma &ldquo;Romaison 2020 &ndash; Roma, una maison straordinaria: archivi e produzioni dei laboratori di costume&rdquo; curata da Clara Tosi Phampili. La mostra &nbsp;riporta alla luce i costumi di scena delle pi&ugrave; grandi produzioni cinematografiche,&nbsp;che hanno fatto la storia della moda e&nbsp;sar&agrave; visitabile presso l&rsquo;Ara Pacis fino al 29 di novembre. Romaison &egrave; un nome inventato che evoca la liaison che si crea con la citt&agrave; ma anche Roma come vera e propria &quot;maison&quot;, citt&agrave; nella quale cinema e moda sono un baluardo della&nbsp;creativit&agrave;&nbsp;apprezzato in tutto il mondo. Ad accompagnare la mostra ci sar&agrave;&nbsp;una performance unica dell&#39;attrice&nbsp;Tilda Swinton, a cura di Olivier Saillard, gi&agrave; fautore di una serie di video performance con attrici e artiste di culto. La poliedrica Tilda&nbsp;mette in scena &ldquo;Embodying Pasolini&rdquo;;&nbsp;Tilda&nbsp;far&agrave; rivivere i costumi del celebre scrittore/regista. Oltre ad essere&nbsp;un dichiarato omaggio a Pasolini, che l&#39;attrice conobbe proprio a Roma,&nbsp;la performance mira a riflettere sul potere evocativo dell&rsquo;abito, che di volta in volta diventa alter ego, partner, opposto.

Sono molte le produzioni cinematografiche che scelgono Roma come set a cielo aperto, al momento se ne contanto 50, e tra tutte spicca l&#39;ultimo &quot;Mission Impossible&quot;&nbsp;con Tom Cruise. Roma &egrave; a tutti gli effetti un grande&nbsp;laboratorio dove poter fare ricerca continua e realizzare costumi. Il cinema ispira la moda e la moda ispira il cinema in un continuum temporale unico. E&#39; stata la Sindaca di Roma Virginia Raggi a presentare il duplice progetto a cura della storica della moda Clara Tosi Pamphili, che comprende una mostra di abiti e costumi tratti dagli archivi delle sartorie teatrali e cinematografiche, nel Museo dell&#39;Ara Pacis ( 23 ottobre- 29 novembre) e la performance&nbsp;Embodying Pasolini, diretta da Olivier Saillard, con protagonista l&#39;attrice scozzese Tilda Swinton che &quot;far&agrave; rivivere&quot; i costumi dei film di Pier Paolo Pasolini,&nbsp;al Mattatoio a Testaccio nel 2021. &quot;Gli abiti non sono fossili - spiega la Swinton - questi capi non sono scarti che vengono usati una sola volta sul set da un attore. Per me che ho maneggiato gli abiti di &quot;Sal&ograve;&quot; o &quot;Le 120 giornate di Sodoma&quot; di Pasolini, &egrave; stata un&#39;esperienza straordinaria. Una scarica elettrica. Su di me il loro potere &egrave; stato elettrizzante.&nbsp;Questi abiti sono monumenti&quot;.

Il progetto, fortemente voluto dal sindaco della capitale Virginia Raggi, &egrave; stato curato da Clara Tosi Pamphili e comprender&agrave; una mostra di abiti e costumi tratti dagli archivi delle sartorie teatrali e cinematografiche romane. Troviamo storiche eccellenze del made in Italy &nbsp;quali &nbsp;Annamode, Costumi d&rsquo;Arte - Peruzzi, Sartoria Farani, Laboratorio Pieroni, Tirelli Costumi, con la presenza di bozzetti dall&rsquo;archivio personale di Gabriele Mayer. 

I capi sono veri e propri tesori, molti dei quali spesso inediti; vanno poi ad arricchire la collezione pezzi unici gentilmente donati dai privati. In un gioco di rimandi tra pezzi d&#39;epoca e costumi troviamo abiti eccezionali che vanno da Charles Frederick Worth, il sarto inglese a cui dobbiamo la nostra concezione di moda, fino a Paul Poiret; dalla romana Maria Monaci Gallenga &nbsp;fino a Madame Gres e agli atelier di alta moda romani come Schubert e Zecca. E, ancora, i grandi dell&#39;alta moda francese come Christian Dior e Balenciaga dialogano tra loro con i costumi straordinari de &ldquo;Il Conformista&rdquo; e &ldquo;L&#39;Ultimo Imperatore&rdquo; di Bernardo Bertolucci, ma anche con la famosa &ldquo;Cleopatra&rdquo; interpretata da Elizabeth Taylor, con gli abiti di &ldquo;Sal&ograve;&rdquo; di Pasolini, o con quelli di &ldquo;Miss Marx&rdquo;, presentato con successo all&rsquo;ultima Mostra del Cinema di Venezia, fino alle serie tv&nbsp;di grido, come &ldquo;Penny Dreadful&rdquo;.

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_Cleopatra_ di Joseph L. Mankiewicz costumi Vittorio Nino Novarese (Oscar) 1963

_Gruppo di famiglia in un interno_ di Luchino Visconti, 1974 Silvana Mangano Foto di Mario Tursi _ Archivio Enrico Appetito

_Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto_ di Elio Petri, 1970 Florinda Bolkan Foto di Mario Tursi _ Archivio Enrico Appetito

_I Duellanti_ di Ridley Scott, 1977 Costumi Tom Rand Ridley Scott con Keith Carradine e Harvey Keitel

Romaison: in mostra gli abiti del cinema e una performance di Tilda Swinton

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