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Lous and the Yakuza: Spread the Love

La cantante, dalla presenza in video e on stage impressionante con una vocazione al trasformismo che l’ha imposta all’attenzione del fashion system. Ha aperto la sfilata di Louis Vuitton a maggio, le sue passioni rimangono: i manga, i thriller, l’arte e la tecnologia.

Lous and the Yakuza
Lous and the Yakuza

Text by GIULIA GILEBBI
Photography LUCA STEFANON
Styling FERNANDO ECHEVERRÍA

Dal camerino l’odore di una sigaretta accesa e la musica a tutto volume. Con la sua allure sofisticata Marie Pierre Kakoma ricorda le grandi mannequins degli ’80-90 alla Katoucha Niane la “Peul Princess” musa di Yves Saint Laurent e tra le prime modelle di colore a sfilare sulle passerelle parigine, tanto da aver aperto la sfilata Cruise di Louis Vuitton a maggio. Dal vivo però, con le sue treccine afro perfette e un micro completo rosa fluo, potrebbe essere uscita direttamente da un film di Hayao Miyazaki o da uno dei suoi amatissimi manga giapponesi. Una passione profonda tanto da aver influenzato la scelta del nome d’arte Lous and the Yakuza Lous anagramma di soul, sinonimo di vita e spiritualità e Yakuza come l’organizzazione criminale giapponese.

Nata in Congo nel 1996, si trasferisce con la madre, in esilio politico, in Belgio all’età di cinque anni per poi spostarsi in Ruanda e di nuovo in Belgio in via definitiva. La costante, e la salvezza, è sempre e solo una: la musica. Dopo tanta gavetta a 22 anni firma il suo primo contratto e nel 2019 debutta con il singolo “Dilemme” (certificato platino con oltre 35 milioni di stream), poi remixato con Tha Sup e Mara Sattei, che la consacra nel panorama musicale internazionale. Nello stesso anno è ospite della finale di X Factor Italia, nel 2020 esce un nuovo album, “Gore”, e nel 2021 il duetto con Sfera Ebbasta e Shablo “Je ne sais pas” (disco d’oro). A febbraio l’abbiamo sentita cantare con Gaia a Sanremo sulle note di “Mi sono innamorato di te” di Tenco e in autunno uscirà il nuovo album, un inno alla libertà dell’amore.

Abito t-shirt oversize e orecchini "Louisette", LOUIS VUITTON
Abito t-shirt oversize e orecchini "Louisette", LOUIS VUITTON

L’OFFICIEL ITALIA: “Lous and the Yakuza” è l’alter ego di Marie-Pierra?
LOUS: Non ho una doppia personalità. Lous è Marie-Pierra e Marie-Pierra sono io.

LOI: Che persona sei?
L: Quando penso a me, la prima cosa che mi viene in mente è la mia ossessione per gli anime e i manga, i true crime, la mia famiglia e gli amici. Sono una persona estremamente premurosa e piena d’amore.

LOI: E come donna attiva nella società?
L: Mi considero un cliché, la ragazza che sogna di sposarsi e avere bambini, anche se probabilmente non succederà mai. Gli uomini non sono ancora pronti ad accettare una donna completamente indipendente;  mi vedono come un uomo. Anche i miei amici a volte mi dicono “Non potrei mai stare con una donna come te, perché sei come me”. Il problema è la mentalità. Se sei sicura, determinata e guadagni molti soldi, per loro sei una donna forte. Non sono forte, piango di continuo... Sono solo una sveglia che lavora molto duramente. È difficile trovare qualcuno che riesca a starmi accanto senza che si senta trascurato o non amato abbastanza.

Camicia di popeline di cotone, mini gonna a pieghe, cravatta, stivali e borsa "Petite Malle", LOUIS VUITTON; calze Stylist's own
Camicia di popeline di cotone, mini gonna a pieghe, cravatta, stivali e borsa "Petite Malle", LOUIS VUITTON; calze Stylist's own

LOI: Quali sono le tue figure femminili di riferimento?
L: Una su tutte, mia madre. È la persona più incredibile che abbia incontrato. Ne ha passate tante: una guerra, la famiglia devastata, un’altra guerra, il razzismo... è stata incarcerata perla sua etnia eppure ogni giorno si alza con il sorriso.

LOI: E artisticamente parlando?
L: Ce ne sono molte e cambiano spesso. Recentemente ho visto un video di Vittoria Pedretti, l’attrice che interpreta Love nella serie “You” di Netflix. Guardandola mi sono sentita ispirata, ha uno sguardo magnetico ed emana una bellissima aura. Dopo il tour, vorrei prendermi una piccola pausa e farle un ritratto.

LOI: Ti piace dipingere?
L: Dipingere e disegnare. Amo fare ritratti astratti usando forme geometriche colorate. Dipingo quello che ho in testa dando vita alle mie nevrosi. Mi calma. È la mia confort zone, senza orari o schedule da rispettare. 

"Se sei sicura, determinata e riesci a guadagnare molti soldi, per gli uomini sei una donna forte. In realtà sono solo una sveglia che lavora molto duramente"

Pull a collo alto e minigonna, LOUIS VUITTON
Pull a collo alto e minigonna, LOUIS VUITTON

LOI: E la musica invece?
L: Ho iniziato a scrivere canzoni a sette anni, era molto divertente e creativo. Tutt’ora è una delle attività che preferisco. E quando a 18 anni sono entrata per la prima volta in uno studio di registrazione ho capito che avrei fatto musica nella vita. Era un sogno che doveva diventare un lavoro. All’inizio, i miei genitori erano preoccupati per me, temevano che mi perdessi e non seguissi la loro educazione, ma sono stata molto chiara: “Vi rispetterò sempre, ma rispetterò prima Marie-Pierra”.

LOI: Le tue referenze musicali?
L: Prince e Bob Marley, non tanto per il reggae ma per le tematiche e i messaggi. Anche io, nel mio piccolo, ogni volta che scrivo una canzone cerco di metterci energia e sentimento. L’artista contemporaneo che seguo di più è Kanye West. È creativo e la sua visione artistica è del tutto personale; si mostra esattamente per quello che è, con estrema onestà.

LOI: Sta per uscire il nuovo album, cosa dobbiamo aspettarci?
L: Sono molto felice... c’è una sorta di “love line” che fa da filo conduttore in tutto l’album, ogni pezzo parla d’amore. Sono emozionata all’idea di condividerlo con il pubblico.

Top a sciarpa ricamato, di maglia con tasca frontale, occhiali "LV Cut" e booties di vernice, LOUIS VUITTON
Top a sciarpa ricamato, di maglia con tasca frontale, occhiali "LV Cut" e booties di vernice, LOUIS VUITTON

LOI: Una tappa del tour è stata anche Milano a luglio, e durante il concerto hai urlato al pubblico “Love each other and have fun”, melo spieghi?
L: Al mondo, non c’è niente di più bello e potente dell’amore, di un abbraccio, un bacio. Dobbiamo fare del nostro meglio per amare gli altri, anche se è difficile.

LOI: Ti sposti spesso tra Parigi e Bruxelles, quale preferisci?
L: Amo Parigi ma Bruxelles è la mia bolla. Non succede mai nulla, è tutto così tranquillo... sono una ragazza di campagna, e mi piace. C’è questo strano pensiero diffuso che se si vuole essere qualcuno si debba vivere nelle grandi città: Parigi, Londra, Lisbona o Milano. Bruxelles sembra insignificante, eppure è la sede del Parlamento Europeo e questo è un fattore rilevante.

Bomber di pelle, camicia, pantalone plissettato, LOUIS VUITTON
Bomber di pelle, camicia, pantalone plissettato, LOUIS VUITTON

LOI: In tutto questo fai anche la modella...
L: Odio farlo, perché non si usa il cervello e il mondo della moda può essere molto superficiale. Mi piace lo spessore e l’arte, per questo lavoro con Louis Vuitton da circa tre anni. Sono onorata di essere così vicino a una mente geniale come quella di Nicolas Ghesquière e di poter osservare da vicino il suo processo creativo: una visione in grado di plasmare e anticipare i tempi nella cultura della moda.

LOI: Come hai costruito la tua immagine?
L: Ho fondato un collettivo con il mio direttore creativo, che è sempre con me. Il primo incarico è stato curare l’immagine del mio album. Per questo sono così specifica sulle luci, le pose, la fotografia; so perfettamente che cosa funziona e cosa no.

LOI: Come la comunichi tramite i social?
L: Per fortuna qualcuno lo fa per me, anche se controllo tutto. Non sono più molto interessata a quel mondo, perché distoglie l’attenzione dalle cose importanti. Durante il Covid, i social media ci hanno rapito; e lì ho capito che la comunicazione è quasi un istinto primordiale che oggi passa attraverso la tecnologia.

Cappotto over con locos di pelle e abito a più strato, collana "Vivienne" e orecchini "Louisette", LOUIS VUITTON
Cappotto over con locos di pelle e abito a più strato, collana "Vivienne" e orecchini "Louisette", LOUIS VUITTON

LO: Parlando di immagini, cosa significa il simbolo che hai sulla fronte?
L: Lo disegno quasi tutte le mattine e rappresenta due braccia (le mie) che fanno da ponte tra cielo e terra. Con il tempo è cambiato, all’inizio le braccia erano aperte a semicerchio: ero nella fase dell’accoglienza dove accettavo tutto ciò che accadeva. Adesso sono in raccoglimento, scelgo io cosa abbracciare. Quando non lo dipingo, capita che le persone non mi riconoscano ed è davvero incredibile.

LOI: Un appello per il futuro?
L: Hope & Love

HAIR Nathalie Luanga @BRYANT ARTISTS
MAKE UP Hugo Villard @WM MANAGEMENT
NAILS Carlotta Saettone @WMMANAGEMENT
PHOTO ASSISTANTS Andrea Re e Martina Rossi

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