The New Wave of Womenswear: Collina Strada
Un brand-collettivo newyorchese che è anche una piattaforma di sensibilizzazione a tematiche sociali. Con approccio sostenibile e circolare, Collina Strada rappresenta un esempio virtuoso nel panorama delle label indipendenti. Abbiamo incontrato la fondatrice e direttrice creativa Hillary Taymour
Collina Strada non è solo un brand newyorchese di moda, è anche una piattaforma di sensibilizzazione a tematiche sociali. Fondato da Hillary Taymour nel 2008 sotto forma di label di accessori per ampliarsi nel 2012 a collezione in chiave genderless, Collina Strada ha a cuore la sostenibilità. «Da bambina ho trascorso la maggior parte del tempo immersa nella natura. Penso che se ami la vita allora ti piace la natura, e in questo momento un designer non ha davvero la scelta di essere sostenibile o meno; è necessario, e dovrebbe essere la norma», sottolinea Taymour. Le collezioni sono realizzate prevalentemente con materiali riciclati ed eco-friendly, con una produzione localizzata esclusivamente a New York per ridurre la Co2. E nonostante le mille complessità legate al tempo e la pressione di un sistema che incita alla sovrapproduzione, Taymour cerca costantemente di trovare il modo di creare un design d’avanguardia, conscious e che trascenda i trend. I look di Taymour sono intrisi di un atteggiamento impavido e fluido, reinventano classici come gli abiti corsetto in materiale non costrittivo e dettagli inaspettati su morbida maglieria ricamata, jersey stretch e tessuti vegani, con una dose di umorismo e una palette di colori vivaci. Stagione dopo stagione, l’obiettivo di Collina Strada rimane lo stesso: spronare all’azione, e affrontare problemi globali, dal razzismo alla politica. «Siamo in uno stato cruciale di cambiamento in questo momento e più facciamo, più possiamo influenzare gli altri affinché agiscano. Mentre sorridiamo e sopportiamo la straziante condizioni geopolitica, in cui il mondo brucia e i diritti riproduttivi dei trans e i diritti umani in generale sono minacciati, facciamo appello alla forza della morbidezza per difenderci. Scaviamo nel profondo per riconnetterci all’energia femminile universale, ricordando a noi stessi che c’è audacia nella delicatezza, potere nella bellezza e grinta nella femminilità».
La collezione F/W 2023 è stata un’ode al mondo animale dal titolo “Please don’t eat my friends”: dettagli fantasy come orecchie o code da coniglio sono stati realizzati in organza e filato riciclato recuperato dalla collab con il brand italiano di maglieria Vitelli, mentre le corna che si arcuano sui top sono in raso deadstock. Oltre ad essere stata nominata ai CFDA Awards, nel 2021 Taymour è stata parte di Gucci Vault, il portale-concept in cui trovare pezzi vintage di Gucci rimessi a nuovo e una selezione di designer emergenti da scoprire.