24 anni, americana, scoperta da Pharrell Williams sui  banchi dell’università a New York, oggi presenta il suo nuovo (e atteso) album “Heard It in a Past Life”

Maggie Rogers, ventiquattro anni, al momento non ha casa. Dato che &egrave; sempre in giro per concerti, le &egrave; sembrato sensato evitare di pagare un affitto a New York. Tutte le sue cose sono dai genitori adesso, nel Maryland, dove &egrave; cresciuta. La sua vita precedente non le manca affatto, anche se in &ldquo;Back in My Body&rdquo;, uno dei brani dell&rsquo;album &ldquo;Heard It in a Past Life&rdquo;, parla di un attacco di panico sopraggiunto durante il tour promozionale: &laquo;Non avevo mai un momento per stare da sola e mi sono improvvisamente sentita lontana da casa, messa sotto esame da parte di persone che pensavano fossi solo l&rsquo;ennesima bambola fabbricata dall&rsquo;industria discografica, un fenomeno virale che non sarebbe mai esploso senza la spinta di Pharrell&raquo;. 
Di certo, senza Pharrell&nbsp; Williams, Maggie non avrebbe beneficiato del pi&ugrave; esteso passaparola del 2016 in campo musicale. Riassumiamo: nel corso di una visita alla New York University, il celebre artista chiede agli studenti di presentargli le loro canzoni. Una di loro, Maggie, gli fa ascoltare &ldquo;Alaska&rdquo;. Stupito dalla maturit&agrave; del testo e dall&rsquo;efficacia delle melodie, Pharrell cade in estasi davanti alle telecamere che riprendono la scena. Ovviamente il video fa in un attimo il giro del mondo e le etichette discografiche si contendono l&rsquo;ingaggio della studentessa. Una favola a lieto fine per una musicista che padroneggia arpa, banjo e pianoforte e ha iniziato a comporre alle superiori.&nbsp;

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&laquo;La musica pu&ograve; creare legami intensi, indurre&nbsp;le persone a creare una comunit&agrave;, offrire un momento di tregua in questi tempi di tensione sociale e politica&raquo;, osserva&nbsp;

&laquo;&Egrave; stato quando sono andata a studiare in Francia che ho scoperto le potenzialit&agrave; dell&rsquo;elettro pop, un genere capace di richiamare e connettere sulla pista da ballo un sacco di persone, in maniera &ldquo;cool&rdquo;&raquo;. Non fatevi ingannare dai suoi occhi chiari, dal viso ancora infantile e dalla chioma biondo veneziano che ricorda quella della Venere di Botticelli. Allergica a Donald Trump, Maggie Rogers &egrave; una ragazza impegnata che con i suoi concerti in citt&agrave; vuole dimostrare: &laquo;che la musica pu&ograve; creare legami intensi, indurre le persone a creare una comunit&agrave; di cui non avrebbero mai immaginato di voler fare parte, offrire un momento di tregua in questi tempi di tensione sociale e politica&raquo;.Poco amante del trucco e aliena all&rsquo;esasperata ricerca del sex appeal, adora i jeans comodi e le T-shirt unisex e non ha intenzione di farsi rifare il guardaroba da una squadra di stylist: &laquo;In questo mestiere, la concorrenza &egrave; spietata e non voglio tradire me stessa, solo l&rsquo;autenticit&agrave; paga. Ma so divertirmi con gli abiti di scena&raquo;. 
Forte dei venti milioni di ascolti di &ldquo;Alaska&rdquo;, Maggie Rogers preferisce concentrarsi sulla musica. Prima di registrare &ldquo;Heard It in a Past Life&rdquo; con uno dei produttori pi&ugrave; ricercati del momento - Rostam Batmanglij dei Vampire Weekend&nbsp; - aveva gi&agrave; pubblicato un paio di album folk passati inosservati, ma nelle dodici tracce del suo ultimo disco reinventa il pop contemporaneo: il groove &egrave; assicurato da beat di straordinaria precisione, le tastiere compongono un romantico fil rouge: &laquo;Voglio combinare suoni analogici e sintetici, fondere insieme tutto ci&ograve; che oggi fa emozionare la gente. Non ho alcuna intenzione di limitare la mia visione della musica&raquo;. La sua voce, intanto, ha gi&agrave; raggiunto le stelle senza sforzo.

Foto Olivia Bee

Maggie Rogers

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Maggie Rogers

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