Tappa in Vietnam, ad Hoi An, la città delle lanterne patrimonio Unesco
Case coloniali gialle dalle imposte turchesi decisamente fané, templi sormontati da draghi, un fiume su cui scorre un traffico incessante di barche, particolarmente intenso la sera, quando si accendono migliaia di lanterne. La location migliore per immergersi nell'atmosfera del sito Unesco? L'Anantara Hoi An.
Tra le mete più popolari del Vietnam, Hoi An è al tempo stesso ultra turistica e charming, soprattutto la sera tardi, quando la massa dei visitatori che vogliono scattarsi un selfie sui risciò o mentre affidano al fiume la loro candela votiva accesa si è finalmente ritirata, gli shop di souvenir chiudono le imposte rivelando la bellezza delle porte intagliate, e dai pochi carretti rimasti degli ambulanti emana l'odore dell'incenso e quello dolce e goloso dei pancake di banane. Per viverla al meglio, la posizione dell'Anantara Hoi An è semplicemente perfetta: attaccata alla città vecchia, ma fuori dal caos, e nelle immediate vicinanze di una delle due sedi dell'unico shop con belle cose da acquistare, Kimono by Hart, coi suoi chimoni e sciarpe di seta e di canapa in colori vividi e i bei manufatti realizzati dalle tribù del nord, oltre che della galleria del fotografo Réhahn.
L'atmosfera dell'hotel è piacevolmente laid back, con le (grandi) stanze dalle pareti bianche e acqua, dai mobili di legno scuro e bagni in mosaico, che danno sul fiume e sul giardino, la spa dove rilassarsi al tramonto o nelle ore calde della giornata con un massaggio all'olio di ylang ylang e patchouli e il ristorante Riverside, con la sua grande terrazza sul fiume Thu Bon, per assaporare le specialità della celebre cucina locale e godere di una cantina che ha la reputazione di essere la migliore della città
