Nelle sale dal 24 febbraio, il documentario di Pietro Di Stefano racconta il tentativo russo in tre anni di guerra di distruggere sistematicamente asili, scuole, biblioteche ucraine, nel tentativo di cancellarne la cultura.
Una vita a fotografare la middle class a colori saturi, a bagno nel kitsch e nel massimalismo. Il film che ne celebra lo sguardo esce finalmente anche in Italia.
Quando calcestruzzo, vetro e acciaio si assemblano in volumi monumentali pesanti eppure così potenti e affascinanti, significa che il brutalismo è tornato al centro del dibattito etico-estetico. E con questi libri e film si arriva al cinema preparati.
I racconti dei dipendenti di Stone Island diventano un “docu-poema” diretto da Ken-Tonio Yamamoto che racconta la storia del marchio fondato da Massimo Osti.