Con una proiezione live a Parigi esce il film sulla vita dello stilista 

Il documentario &quot;House of Cardin&quot; diretto dai registi e produttori P. David Ebersol e Todd Hughes arriva a celebrare uno stilista-impreditore-mecenate, come ce ne sono pochi al mondo. In streaming worldwide su social e youtube e live dal Th&eacute;atre du Chatelet, il documentario&nbsp;sul designer italiano naturalizzato francese unisce una serie di testimonianze, come quella di Naomi Campbell, Jean-Paul Gaultier (suo allievo) e Sharon Stone, al materiale di archivio e inedito per raccontare uno stilista che, alla soglia dei 98&nbsp;anni non smette ancora di stupire.

Il suo ricordo della fuga della sua famiglia dall&#39;Italia fascista alla Francia quando aveva due anni sembra uno dei quei racconti che rimarranno nella storia. Cardin dice che quando il treno entr&ograve; in una galleria e la sua auto fu immersa nel buio, grid&ograve; a sua madre che era diventato cieco. Fino all&#39;arrivo a Parigi e la scelta di imparare il mestiere dello stilista. Ma prima ancora quello&nbsp;del sarto.

Gi&agrave; nel 1947 era infatti il primo sarto della maison Christian Dior (dopo essere stato rifiutato da Balenciaga) e fu partecipe del successo del maestro che defin&igrave; il New Look. Nel 1950&nbsp;fond&ograve; la sua casa di moda&nbsp;cimentandosi poi con l&#39;alta moda nel 1953.&nbsp;Cardin &egrave; noto per il suo stile d&#39;avanguardia&nbsp;pirato all&#39;era spaziale. Preferisce forme e motivi geometrici spesso ignorando le forme femminili, si pu&ograve; dire che fu un precursore dell&#39;unisex&nbsp;con la sua prima linea Space Age ispirata al Futurismo. La collezione era&nbsp;caratterizzata da vestiti interi lavorati a maglia, rigorosamente bianchi e indossati sotto capispalla e mantelle tubolari, inclusi i vestiti a bolle.

Nel 1959&nbsp;Cardin &egrave; stato il primo stilista ad aprire in Giappone&nbsp;un negozio d&#39;alta moda.&nbsp;Sempre in quell&#39;anno fu espulso dalla&nbsp;Camera della Moda Francese, per aver lanciato per primo a Parigi una collezione confezionata per i grandi magazzini Primptemps, ma fu presto reintegrato. Anche se la lascer&agrave; di sua spontanea volont&agrave;&nbsp;per fondare il suo spazio privato, dove far&agrave; sfilare&nbsp;le collezioni; spazio ancora oggi&nbsp;utilizzato anche per promuovere nuovi talenti artistici, come teatranti o musicisti.

Cardin fu anche il primo, a &ldquo;brandizzare&rdquo; il suo nome e ad utilizzare il suo logo mettendolo su qualsiasi oggetto, dalle carte da giochi ai portachiavi, dagli sci alle penne, dalle macchine agli aerei, fino ai profumi. Su tutti, il pi&ugrave; venduto era quello dalla forma fallica e una pubblicit&agrave; che lasciava poco spazio all&rsquo;immaginazione. D&#39;altra parte Pierre racconta quanto in passato tutto fosse permesso in quanto espressione creativa, niente era stato fatto prima e tutto si poteva sperimentare.&nbsp;Il designer &egrave; ancora acuto, trascinante e divertente. Non solo conserva il senso dell&#39;umorismo, ma si presenta in vari modi come deciso, ironico, determinato, a volte nelle nuvole, (nelle riprese d&#39;archivio, che vengono utilizzate con grande effetto in tutto il film, gli occhi di Cardin sono spesso distolti dalla telecamera). &Egrave; anche un po&#39; civettuolo e malizioso. Parlando dei suoi primi ricordi, lo stilista fa battute, con un sorriso sornione: &quot;Ero un bel ragazzo, quindi tutti volevano venire a letto con me&quot;. Anche se spos&ograve; l&#39;attrice francese Jeanne Moreau, il suo grande amore sembra fosse essere il suo braccio destro Andre Oliver, ma prima di tutto era il lavoro a essere il suo primo amante. E poi il teatro, perch&eacute; confessa di aver sempre voluto recitare.

E non manca nemmeno il riferimento alla sua predilezione per il design.&nbsp;L&#39;installazione dei mobili di Cardin da Sotheby&#39;s &egrave; documentata, e anche il suo &quot;Bubble Palace&quot; il Palais Bulles sulla Costa Azzurra, la fondazione culturale a Venezia&nbsp;e il centro culturale di recente acquisto sono tutti presentati a dovere. E sul finire dichiara&nbsp;che non gli &egrave; mai interessato piacere a tutti, ma ha preferito rimanere sempre e comunque, se stesso. Ed &egrave; entrato nel mito. Il film arriver&agrave; nei cinema il 23 settembre, proprio alla vigilia della fashion week di Parigi.

Pierre-Cardin-House-of-Cardin-film1.jpg

Pierre-Cardin-House-of-Cardin-film2.jpg

Pierre-Cardin-House-of-Cardin-film10.jpg

Pierre-Cardin-House-of-Cardin-film11.jpg

Pierre-Cardin-House-of-Cardin-film12.jpg

Pierre-Cardin-House-of-Cardin-film14.jpg

Pierre-Cardin-House-of-Cardin-film15 copia.jpg

Pierre-Cardin-House-of-Cardin-film18.jpg

Pierre-Cardin-House-of-Cardin-film19.jpg

Pierre-Cardin-House-of-Cardin-film21.jpg

Pierre-Cardin-House-of-Cardin-film22.jpg

Pierre-Cardin-House-of-Cardin-film4.jpg

Pierre-Cardin-House-of-Cardin-film3.jpg

Pierre-Cardin-House-of-Cardin-film20.jpg

Pierre-Cardin-House-of-Cardin-film8.jpg

Pierre-Cardin-House-of-Cardin-film5.jpg

Pierre-Cardin-House-of-Cardin-film6.jpg

Pierre-Cardin-House-of-Cardin-film7.jpg

Pierre-Cardin-House-of-Cardin-film9.jpg

The House of Cardin 

Pierre Cardin: The House of Cardin il docu-film

L'OFFICIEL ITALIA - SPECIAL ISSUE - N°63 - JACKSON WANG

L’Officiel Italia- Summer 2025 n.62 Giugno - Orlando Bloom Cover

L’Officiel Italia- Summer 2025 n.62 Giugno - Venus Williams Cover

L’Officiel Italia- Summer 2025 n.62 Giugno - Rafael Leao Cover

L'Officiel Italia - Spring 2025 n. 61 Aprile - Ciara Cover

L'Officiel Hommes Italia - Spring 2025  n. 34 Marzo - Jon Hamm Cover 

L'Officiel Italia - Spring 2025 n. 60 Febbraio - The Fashion Issue Cartier Cover

L'Officiel Italia - Spring 2025 n. 60 Febbraio - The Fashion Issue 

L'Officiel Italia - Winter 2024 n. 59 Dicembre - The Precious Issue

L'Officiel Italia - Winter 2024 n. 59 Dicembre - Julianne Moore Cover

Pierre Cardin: The House of Cardin il docu-film

Articoli consigliati

Fashion

Mostra del Cinema di Venezia 2025: i look più belli sul red carpet del Festival

Fashion

La creatività senza regole delle campagne moda autunno inverno 2025-26

Fashion

Occhiali da star: il lato segreto del Festival di Venezia

Hommes

Dior Roadie, il ritorno della sneaker secondo Jonathan Anderson

Fashion

Back to Office: lo stile à la garçonne e la sartorialità guidano la moda donna

Wellness

Oroscopo della settimana dal 1 al 7 settembre, le previsioni segno per segno

Fashion

Amanda Seyfried al Festival di Venezia 2025 in Versace come Julia Roberts

Fashion

Julia Roberts porta in scena un assaggio delle prime creazioni di Dario Vitale da Versace