Un omaggio al lavoro del pittore italiano Gino Severini e l'intervista a Studio Fludd 

Quanto &egrave; importante&nbsp;la fase di ricerca per Studio Fludd?&nbsp; 
La fase di ricerca &egrave; sempre state centrale nella nostra pratica e probabilmente la dimensione aggregativa di Studio Fludd. Ci siamo resi conto che procediamo per &#39;sfumatura&#39;, connettendo temi e sviluppando analogie visive come in un domino. La ricerca parte dalle immagini e torna rielaborata in forma visiva, non &egrave; guidata tanto da concetti esterni o precise intenzioni teoriche, ma &egrave; pi&ugrave; un atteggiamento generale di manipolazione della materia visiva.&nbsp;&nbsp; 
 
Come si traduce la vostra visione in materiali?&nbsp; 
La metafora alchemica - il gruppo prende il nome dall&#39;alchimista inglese del XVI secolo Robert Fludd - &egrave; emersa naturalmente e ci aiuta a mettere a fuoco i valori che ritroviamo nei nostri lavori. L&#39;unione di opposti, ad esempio: materie ricche, soffici e cangianti abbinate a forme sfaccettate, geometriche e stabili. Per noi &egrave; sempre una questione di trasformazione e non di contraddizione - nelle nostre immagini convivono bidimensionale e tridimensionale, solide rappresentazioni illusorie insieme a leggere presenze concrete. Di solito utilizziamo materiali poveri, trovati o effimeri, lavorati manualmente da noi.&nbsp; 
Cerchiamo di essere piuttosto precisi nell&#39;essere indefiniti.&nbsp; 
 
Com&#39;&egrave; nata l&#39;idea alla base dello shooting &#39;Psycho Cubismo&#39;&nbsp; 
Contrariamente a quanto ci accade solitamente, c&#39;&egrave; stato un momento specifico: ero&nbsp;(Sara, ndr) al Kr&ouml;ller-M&uuml;ller Museum, quello in mezzo alle dune olandesi, e ho rincontrato una natura morta del cubofuturista Gino Severini, autore che avevo dimenticato. Sono andata a rivedermi altri suoi collage, interessantissimi per combinazioni di colori, trattamento delle superfici e piani incastrati con elegante vitalit&agrave;. Ci piaceva l&#39;idea di provare a far dialogare lo still life fotografico con il linguaggio pittorico, reinterpretando alcuni temi trovati in Severini.&nbsp; 
 
Nei vostri setting gli abbinamenti cromatici e artistici sono protagonisti quali sono le vostre ispirazioni?&nbsp; 
Il colore &egrave; sicuramente un ambito fondante, &egrave; l&#39;atmosfera alla base di un progetto, la dimensione istintiva - e perci&ograve; non si nutre coscientemente di precise ispirazioni esterne. In generale, guardiamo moltissime immagini antiche, rappresentazioni scientifiche e arcaiche. Dalla nostra comune formazione artistica accademica deriva l&#39;analisi del DNA dell&#39;immagine grafica e pittorica. L&#39;ispirazione deriva dall&#39;abbinamento di cose apparentemente lontane o contraddittorie. Forse guardiamo meno al contemporaneo, volutamente o quasi.&nbsp;

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Direzione Creativa Studio Fludd&nbsp; 
Foto Delfino Sisto Legnani&nbsp; 
Styling Claudia Cerasulo&nbsp; 
Intervista Simone Vertua&nbsp;

VALENTINO GARAVANI borsa di pelle monocromatica da maxilogo sul davanti con tracolladi pelle e catena. BOTTEGA VENETA clutch The Sponge di nappa realizzata interamente a mano, dalla prima collezione firmata da Daniel Lee

LOEWE postal bag di pelle rosa bubble gum con dettagli scultura e forme geometriche, creata da JW Anderson

LOUIS VUITTON stivaletto Rhapsody in pelle di capretto intrecciata impreziosita da fascette e borchie argentate e borsa Twist BB di morbida pelle trapuntata con un motivo Damier. CROMIA borsa "Acai" di pelle in stampa micrograna 

DIOR borsa "Saddle" in pelle di vitello ricamata con perline fantasia Toile de Jouy Tropicalia. GIORGIO ARMANI clutch di raso dalla forma geometrica e dalla stampa vortice con dettaglio di maxi rouches.

Gli accessori futuristi e il ritmo visivo di Studio Fludd

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