La maison francese riapre i battenti con alla guida il giovane talento Guillaume Henry

Jean Patou fu&nbsp;lo stilista che cre&ograve; per primo il monogramme intrecciando le sue iniziali per formare il proprio logo ma anche uno di quelli che&nbsp;rivoluzion&ograve; la moda femminile. Uomo elegante, a soli 23 anni, fond&ograve; la sua casa di moda che divenne presto sinonimo di eleganza e chicness. Il successo oltre che in campo fashion,&nbsp;arriv&ograve; presto anche nel settore della haute parfumerie, con il profumo Joy una fragranza fresca con forti note di gelsomino che oggi conosciamo come &quot;bandiera&quot; della Maison Dior. Sfortunatamente Jean Patou venne a mancare&nbsp; a soli 48&nbsp;anni, ma la sua maison venne guidata fino agli anni 80 da celebri stilisti come Karl Lagerfeld e Jean Paul Gaultier. Quest&#39;anno, a pi&ugrave; di 20 anni dalla chiusura del brand, LVMH ha deciso di riportarlo all&#39;antico splendore ingaggiando uno degli enfant prodige della moda francese: Guillaume Henry, noto per aver risollevato le sorti di Carven ed essere stato creative director di Nina Ricci. Nella versione contemporanea Jean Patou diventa semplicemente Patou, per sottolineare la voglia di freschezza e semplicit&agrave;, la donna immaginata da Guillaume Henry &egrave;&nbsp;ragazza sorridente portatrice del&nbsp;messaggio positivo e spensierato. L&#39;immagine della campagna &quot;Act 1, 2020&quot;, scattata&nbsp;in bianco e nero,&nbsp;&egrave; affidata al fotografo Marc Hibbert, mentre&nbsp;i&nbsp;celebri volti dell modelle sono&nbsp;le sarte dell&#39;atelier o amiche del designer. Da quel che si intravede nelle immagini&nbsp;pare essere una collezione super chic ma anche molto portabile, adatta alle giovani donne di oggi, aspettiamo la sfilata di Settembre 2019 per saperne di pi&ugrave;.&nbsp;

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PATOU!

La rinascita di Patou

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