La mini-serie di Gus Van Sant e Alessandro Michele firmata Gucci
Con il Gucci Fest, il festival digitale ed innovativo di moda e cinema trasmesso su You Tube Fashion, Weibo, Gucci YouTube e inserito nel sito dedicato Guccifest.com, Gus Van Sant e Alessandro Michele presentano la miniserie "Ouverture of Something that Never Ended". Composta da sette episodi girate interamente a Roma la nuova serie ha come protagonista l'attrice di cinema e di teatro, performer, scrittrice e danzatrice Silvia Calderoni, impegnata in una surreale routine quotidiana in diversi scenari della capitale italiana, mentre incontra una serie di talenti internazionali e amici della maison, fra cui: Paul B. Preciado, Achille Bonito Oliva, Billie Eilish, Darius Khonsary, Lu Han, Jeremy O. Harris, Ariana Papademetropoulos, Arlo Parks, Harry Styles, Sasha Waltz e Florence Welch. La mini-serie rivelerà gradualmente la nuova collezione giorno per giorno.
La miniserie racconta: “La vita di una ragazza a Roma, giorno per giorno” così il regista Gus Van Sant definisce il nocciolo tematico della serie: “Silvia Calderoni viene dal mondo del teatro, è una scrittrice, un’autrice, una danzatrice e un’attrice. In ciascun episodio rappresenta il perno attorno a cui ruotano le storie interpretate dagli altri attori." Al fianco del celebre regista il direttore creativo Alessandro Michele: “Sono ossessionato dal rapporto tra realtà e finzione. Silvia è un’artista eccezionale, non sarebbe stato possibile realizzare la serie senza di lei. Quando Gus l’ha conosciuta, ha subito visto in lei doti uniche di interprete e performer. Silvia ha portato in scena molte delle sue stesse idiosincrasie personali. Noi l’abbiamo seguita, osservata e ripresa esattamente nella sua essenza”.
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Giorno dopo giorno verrà svelato un episodio, nel primo episodio 'At Home' la protagonista Silvia ascolta una discorso di Paul B. Preciado, autore, filosofo, curatore e una tra le voci più influenti della teoria di genere. Il suo lavoro è un punto di riferimento fondamentale per le comunità queer, trans e genderless. “Il mio personaggio è un filosofo che interviene in televisione per parlare della rivoluzione di genere, sessuale e anti-razzista che stiamo attraversando in questo momento. Sono me stesso, nel senso che porto in scena le mie parole e le mie idee, ma d’altra parte non sono esattamente io perché è molto difficile che un filosofo parli in televisione, ancora più raro che parli guardando direttamente negli occhi chi lo sta ascoltando a casa…" ha raccontato Paul B. Preciado: “Ammiro molto Alessandro Michele e Gus Van Sant. Li definirei artisti queer, nella misura in cui il loro lavoro contribuisce a rivoluzionare il modo in cui intendiamo i concetti di genere e di sessualità. Sono un grande amante dei film di Gus Van Sant. Alcune delle sue pellicole, tra cui Even Cowgirls Get the Blues, My Own Private Idaho, Last Days, Harvey Milk e The Sea of Trees sono stati fondamentali per l’elaborazione del pensiero queer della mia generazione."
Nell'episodio 'At the Café', compare Arlo Parks, poetessa e cantautrice londinese che recita il ruolo dell'amica di Silvia. Il personaggio di Arlo lascia il bar in cui si trova con Silvia e inizia a vagare per le strade di Roma con un gruppo di amici. "Era la mia prima volta in questa città. Il clima era caldo e il cielo era di un azzurro nitido" racconta Arlo a proposito delle giornate trascorse sul set: "E' stato surreale essere diretta da icone come Gus e Alessandro, il loro senso di umiltà e creatività è stata una vera fonte di ispirazione per me. C'era un'atmosfera distesa, giocosa, ed è stato divertente improvvisare. Sono riuscita ad entrare in contatto con il mio io più spensierato e curioso. E' stato molto appagante."
Docente dell’Università La Sapienza di Roma dal 1978 e direttore della Biennale d’Arte di Venezia nel 1993, Achille Bonito Oliva, critico d’arte e saggista italiano compare nell'episodio 3 "At the Post Office" alle prese in una conversazione con il cantante attore e cover boy de L'Officiel Itlaia Harry Styles. “Volevo dirti alcune cose su cui stavo rimuginando” spiega Achille parlando al telefono “Viviamo in un’epoca un po’ ansiosa, dominata da conflitti e contrapposizioni, ma anche da una compresenza di diversità che è motivo di gioia. Tutto ciò si manifesta in tanti contesti culturali, dall’arte alla musica, alla moda, al teatro e al cinema. E la musica è come un messaggio ai muscoli atrofizzati della nostra consapevolezza. Possiamo dire che questa è un’epoca di commistione. Un’età caratterizzata da una certa mancanza di fiducia nel futuro. Ci sono stati altri periodi simili in passato, nei quali è successa la stessa cosa. Molto tempo fa, dopo il Rinascimento.”
Gli episodi di "Overture of Something that Never Ended"