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Dalla formazione nella moda all&rsquo;imprenditoria digitale: la carriera di Gildakoral Flora, fondatrice di Koral Communication, tra strategia e creativit&agrave;.
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Gildakoral Flora ha solo quattordici anni quando, nel salotto dei nonni, una sfilata di Armani Priv&eacute; vista in televisione accende in lei una visione limpida. &laquo;Nonno, io voglio fare la moda&raquo;, dice con la fermezza di chi intuisce la propria strada. L'uomo nato nel 1914, sorride disorientato: &laquo;Figlia mia, cosa vuoi dire?&raquo;. Lei non sa spiegarselo del tutto, ma sente che quella scintilla non si spegner&agrave;. Studia come buyer, muovendo i primi passi nel mondo del lusso con il Bugatti LTD Group. Dopo un periodo a Londra, il ritorno a Bari segna una nuova fase. Durante l&rsquo;esperienza in un multibrand locale ha l&rsquo;intuizione di sperimentare con i nascenti social network. Nel 2009 inizia a organizzare eventi con quelle che diventeranno le prime blogger italiane, diventado tra le prime digital pr indipendenti del Paese.&nbsp;Dopo anni da freelance, incontri, progetti e intuizioni, nel 2015 fonda Koral Communication.&nbsp;

L'OFFICIEL ITALIA: C&rsquo;&egrave; stato un momento che ha rappresentato una vera e propria svolta nella tua carriera, confermando di essere sulla strada giusta? GILDA KORAL FLORA: Mi domando ogni giorno se sono davvero sulla strada giusta. Non mi &egrave; mai piaciuta l&rsquo;idea di avere un percorso unico e ben definito, sono partita dalla moda, ma oggi il lavoro di Koral Communication abbraccia anche altri mondi, dalla grande distribuzione al beauty, dall&rsquo;hospitality al branding, fino al personal branding.&nbsp; LOI: Cosa significa comunicare? GKF: Costruire un linguaggio, e questo processo non ha mai un punto di arrivo definitivo. Ci&ograve; che so &egrave; che le domande che mi pongo ogni giorno sono la vera spinta che mi permette di andare avanti.&nbsp;
LOI: Come definiresti il tuo approccio creativo e in che modo si distingue da quello di altri professionisti nel tuo settore? GKF: Il mio approccio parte da un presupposto semplice. Non guardo quello che fanno gli altri. Non mi interessa confrontarmi con i competitor, preferisco mantenere la mente libera da contaminazioni. Accolgo sempre con piacere i confronti e gli scambi, ma la mia visione nasce da uno spazio pulito. Sono autentica e fuori dagli schemi, ma con una forte attenzione alla dimensione del business. Non dimentico mai che sono nata come buyer: i numeri, il ritorno sull&rsquo;investimento, il rispetto per il denaro e per il tempo - mio e dei clienti - sono aspetti centrali. Ogni progetto &egrave; quindi totalmente tailor made.
LOI: Di cosa ti occupi con Koral Communication? GKF: Potrei risponderti con una frase un po&rsquo; politicamente scorretta, sono una e trina. Ho tutte le responsabilit&agrave; dell&rsquo;imprenditore - dalla parte commerciale a quella legale, fino alle banche e alla burocrazia - ma allo stesso tempo guido la visione dell&rsquo;agenzia e mi considero anche Head of Special Projects e celebrities, il direttore d&rsquo;orchestra del mio team. LOI: Un team tutto al femminile. GKF: Non per scelta ideologica ma per pura casualit&agrave;, e ciascuna di noi sta crescendo e fiorendo nelle proprie competenze. Ho smesso di essere un&rsquo;accentratrice e sto lasciando spazio alle mie collaboratrici, con grande soddisfazione. Stanno sbocciando! LOI:&nbsp; Qual &egrave; il progetto che senti pi&ugrave; tuo, quello di cui vai pi&ugrave; orgogliosa, e perch&eacute;? GKF: A rischio di sembrare banale, devo dirti la verit&agrave;, sono orgogliosa di tutti i progetti che realizziamo. In realt&agrave;, per&ograve;, non &egrave; l&rsquo;orgoglio a muoverci, perch&eacute; l&rsquo;orgoglio pu&ograve; facilmente trasformarsi in arroganza. Quello che ci guida &egrave; piuttosto la consapevolezza di ci&ograve; che sappiamo fare e la felicit&agrave; di poterlo mettere a disposizione dei clienti. Cerchiamo sempre di rimanere autentici e umili. Non ci interessa mostrare quanto siamo bravi, ma vivere con gioia e passione ogni progetto.&nbsp;

LOI: Se chiudessi gli occhi e pensassi al tuo lavoro, qual &egrave; la prima immagine che ti affiora alla mente? GKF: Per me il lavoro &egrave; energia pura. &Egrave; energia nel conoscere le persone, nell&rsquo;immaginare, nel fare, nel realizzare. &Egrave; un fuoco primordiale che arde dentro e che diventa catalizzatore di tante emozioni, tra cui - prima di tutte - la rabbia. Mi spiego, ho imparato a canalizzarla in modo positivo, trasformandola in forza creativa. Ed &egrave; proprio questo processo che mi rende estremamente felice. Vedere come un&rsquo;energia potente e istintiva possa diventare qualcosa di concreto e costruttivo.
LOI: Hai un rito personale, una routine quotidiana (musica, luogo, orario) che ti aiuta a concentrarti o a trovare ispirazione? GKF: Non ho una vera e propria routine o un rito personale. Negli anni ho costruito uno stile di vita che mi permette di rimanere centrata ed equilibrata. Il pugilato, il tempo di qualit&agrave; con le persone che amo - e con la mia gatta - il tempo dedicato a me stessa, la terapia settimanale e i viaggi sono i miei pilastri. Viaggiare in particolare &egrave; ci&ograve; che mi rigenera e mi ispira di pi&ugrave;. Mi considero davvero una child of this planet, e trovo energia in ogni angolo del mondo.
LOI: In che modo riesci a coniugare creativit&agrave; e strategia nella tua attivit&agrave; quotidiana? GKF: Ascolto e osservo molto, analizzo i dati e allo stesso tempo accolgo i sogni e i pareri dei clienti. Poi, a un certo punto, accade qualcosa che non so spiegare, come dicono a Napoli, &ldquo;succede un fatto&rdquo;, si accende una scintilla. &Egrave; proprio l&igrave; che la strategia incontra la creativit&agrave;, un equilibrio tra numeri, ascolto profondo e - perch&eacute; no - un pizzico di genialit&agrave;.

LOI: Come ha inciso il digitale nel modo di raccontare brand e storie? Quali opportunit&agrave; ha aperto, e quali rischi comporta? GKF: Ritengo che il digitale sia ormai un elemento naturale nella comunicazione. Ci permette di essere connessi, di esplorare territori nuovi, di essere immediati e persino pi&ugrave; sostenibili a livello ecologico. Le opportunit&agrave; sono infinite, perch&eacute; viviamo in una connessione perenne. Allo stesso tempo, il digitale porta con s&eacute; dei rischi come l&rsquo;iperproduzione e la deumanizzazione dei rapporti umani. Senza dimenticare la distorsione delle immagini: considero Photoshop e i filtri un po&rsquo; come la chirurgia estetica - se ti fanno sentire meglio, ben venga. Ma &egrave; innegabile che possano amplificare il senso di inadeguatezza nelle persone, facendo sembrare di non essere mai abbastanza. Detto questo, il digitale ha anche un grande valore, la democratizzazione dell&rsquo;informazione e del potere che da essa deriva. Il segreto, credo, &egrave; l&rsquo;equilibrio. Il digitale deve creare community, non sostituirsi all&rsquo;analogico. Io amo entrambi. La forza e la fruibilit&agrave; del digitale, ma anche il piacere sensoriale della carta stampata, il profumo e la consistenza di un magazine.
LOI: Qual &egrave; stato il tuo percorso di studi e quale formazione consiglieresti a chi desidera avvicinarsi a questo settore? GKF: Il mio percorso di studi &egrave; iniziato all&rsquo;Universit&agrave; degli Studi di Bari, dove mi sono laureata in Scienze e Tecnologie della Moda. Poi ho proseguito la mia formazione a Londra, con corsi al London College of Fashion e alla Westminster University. Infine, ho avuto l&rsquo;opportunit&agrave; di vincere una borsa di studio per il Polimoda di Firenze, dove mi sono specializzata in Buying and Merchandising. Da questa formazione nasce la mia convinzione che nel settore moda serva pi&ugrave; seriet&agrave; e preparazione. Non ci si pu&ograve; semplicemente improvvisare, &egrave; un ambito fluido, ma una base accademica &egrave; fondamentale. Credo sia importante restituire dignit&agrave; al nostro settore, e questa dignit&agrave; passa anche attraverso l&rsquo;approccio accademico. Forse questa visione mi appartiene perch&eacute; provengo da una famiglia di accademici, ma sono convinta del potere e del valore della formazione.

LOI: Quali sono, secondo te, gli errori pi&ugrave; frequenti che commette chi si affaccia per la prima volta al mondo della comunicazione? GKF: Parlo in maniera molto sincera, a questa domanda preferisco non rispondere. Se rivelassi quali sono, secondo me, gli errori pi&ugrave; frequenti, come farei poi a risolverli per i clienti e renderli sempre pi&ugrave; felici? &Egrave; un piccolo segreto professionale che preferisco custodire.
LOI: Come riesci a mantenere un equilibrio tra vita privata e lavoro, soprattutto quando le idee sembrano inseguirsi senza sosta? GKF: Per me l&rsquo;equilibrio tra vita privata e lavoro passa da scelte molto pratiche, come avere due telefoni. Ho lavorato duramente per arrivare a un grande bilanciamento e porto le stesse competenze che uso nella comunicazione anche nella mia vita personale. Ho deciso di dare spazi e tempi ben precisi al lavoro e alla sfera privata. &Egrave; vero che il cervello non smette mai davvero di pensare, ma invece di andare sempre al 150% preferisco abbassare un po&rsquo; l&rsquo;asticella e dedicare la stessa energia e attenzione anche ad altre cose che hanno pari dignit&agrave; e importanza.
LOI: &nbsp;Coltivi passioni o interessi al di fuori del lavoro che, in qualche modo, influenzano la tua visione o il tuo approccio professionale? GKF: Viaggiare &egrave; senza dubbio la mia pi&ugrave; grande passione, la cosa che amo di pi&ugrave; e che influenza profondamente anche il mio lavoro. Ho disegnato una vita in cui il viaggio &egrave; parte integrante, sia a livello personale che professionale: mi espone costantemente a stimoli e idee nuove. Amo la cucina - sono una vera foodie - ma anche la lettura, la musica, il ballo e lo sport, che pratico regolarmente.&nbsp;
LOI: Guardando al futuro, quali sono i progetti o le ambizioni che desideri realizzare? In quale direzione vorresti far evolvere la tua attivit&agrave; nei prossimi anni? GKF: Mi piacerebbe ampliare ancora di pi&ugrave; l&rsquo;acquisizione di clienti nella grande distribuzione, mantenendo per&ograve; sempre un rapporto qualitativo e personale. Per me &egrave; fondamentale costruire relazioni a lungo termine. Non amo il mordi e fuggi. Un&rsquo;ispirazione importante per me &egrave; quella di creare nuovi posti di lavoro, far crescere in maniera sana le persone che lavorano con me e contribuire al loro benessere mentale, economico e fisico. Credo che il futuro si costruisca giorno dopo giorno. Ho imparato che la vita &egrave; ci&ograve; che accade mentre fai dei piani, l&rsquo;importante &egrave; avere chiara la propria stella polare. La mia &egrave; creare momenti che rimangano impressi nella mente e belle emozioni che restino nel cuore.&nbsp;

Gildakoral Flora (Desire Di Bella/Courtesy of Koral Communicatin)

Gildakoral Flora, il percorso professionale dietro la nascita di Koral Communication

L’OFFICIEL ITALIA - FALL ISSUE - N° 64 - JESSICA CHASTAIN 

Gildakoral Flora, il percorso professionale dietro la nascita di Koral Communication

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