Un percorso che porta il pubblico a scoprire cosa c’è dietro le quinte della realizzazione di un libro nella cornice della Stazione Leopolda a Firence.


<p>Si chiamer&agrave; &lsquo;testo. Come si diventa libro&rsquo; il nuovo salone organizzato da Pitti Immagine alla Stazione Leopolda di Firenze dal 20 al 22 marzo, con l&rsquo;intento di raccontare tutte le fasi della nascita di un libro: dalla sua genesi all&rsquo;arrivo sugli scaffali. L&rsquo;idea nasce da Pietro Torrigiani e Maddalena Fossombroni, proprietari della libreria indipendente Todo Modo, decisi a mettere a frutto i propri anni di esperienza nel mondo dell&rsquo;editoria tentando un nuovo esperimento: quello di raccontare al pubblico del lungo processo che sta dietro al mondo dell&rsquo;editoria, con l&rsquo;intento di appassionarlo e coinvolgerlo nel riconoscere il valore culturale del libro stesso. Alla fiera &lsquo;testo&rsquo;, quindi, non vedremo le consuete presentazioni di storie e autori, ma piuttosto di editori, produttori, traduttori, grafici e tutte le professionalit&agrave; che solitamente restano perlopi&ugrave; in penombra. Un punto di vista inedito reso ancora pi&ugrave; accattivante grazie a un evento ricco di contenuti, frutto del lavoro di un pull di curatori provenienti da esperienze diverse: come Andrea Gessner, editore di Nottetempo, Beatrice Masini traduttrice, scrittrice e direttrice editoriale di Bompiani, Giovanna Silva e Chiara Carpenter, rispettivamente fotografa, editrice di Humboldt Edizioni, e redattrice di Humboldt e fondatrice di Sanrocco magazine, Leonardo Luccone, fondatore dell&rsquo;agenzia letteraria Oblique e tanti altri. Ognuno di loro lavorer&agrave; su un aspetto differente della filiera editoriale; in tutto sono sette &ldquo;stazioni&rdquo; ovvero sette passaggi chiave dal racconto alla grafica); fino alla messa in opera di una vera e propria libreria dove poter acquistare i titoli proposti dalle case editrici presenti in fiera.&nbsp; &ldquo;testo &egrave; un viaggio tra i libri e la bibliodiversit&agrave; con un&#39;attenzione speciale per la dimensione comunitaria dell&rsquo;editoria, gli attori, le professioni, le conoscenze e le sensibilit&agrave; che compongono la sua filiera ̶ dice Agostino Poletto, amministratore unico di Stazione Leopolda e direttore generale di Pitti Immagine. La selezione accurata della proposta espositiva, la presenza paritaria di editori piccoli e grandi, la direzione artistica fatta da una squadra di curatori esperti, il coinvolgimento di pubblici diversi, la rete locale e nazionale di soggetti che vogliamo interessare, sono le caratteristiche che distinguono il nostro progetto&rdquo;. La fiera sar&agrave; aperta al pubblico gratuitamente e fra tutte le attivit&agrave; pensate per conquistare nuovi lettori e avvicinarli nuovamente alla lettura, spicca il book date, ovvero incontri in cui autori, critici ed editori leggeranno al pubblico dei racconti brevi o le trame commentate dei titoli del momento. Un modo per attivare un confronto, un dialogo e per una volta, di lasciare lo smartphone nella tasca.</p>


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Pitti Immagine lancia Testo: il nuovo salone del libro a Marzo 2020

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