40 anni, nigeriana, scrittrice e sostenitrice della parità di genere. È sua la frase sulle
magliette indossate da fashion influencer di tutto il mondo. Ecco la sua storia

Chimamanda Ngozi Adichie &egrave; uno dei talenti pi&ugrave; promettenti della letteratura nigeriana e anglofona in generale. A 40 anni, la scrittrice ha all&rsquo;attivo due saggi e tre romanzi (in Italia tutti da Einaudi) che hanno vinto diversi premi, fra cui il &ldquo;Commonwealth Writers&rsquo;&rdquo; e il &ldquo;National Book Critics Award&rdquo;, e sono apparsi nella lista dei migliori libri selezionati dal New York Times. Forse pi&ugrave; che per i suoi scritti, per&ograve;, Adichie, &egrave; conosciuta per il suo attivismo militante. &laquo;Narrare &egrave; sempre un gesto di attivismo&raquo;, sottolinea l&rsquo;autrice, nata in una cittadina universitaria della Nigeria meridionale. &laquo;A suo modo, Proust era un attivista dell&rsquo;amore&raquo;. La questione che accende, invece, Adichie &egrave; la disparit&agrave; di genere. Il suo saggio &ldquo;We Should all be feminists&rdquo; le ha dato notoriet&agrave; planetaria, al punto da essere distribuito in tutte le scuole superiori svedesi, e da poco ha pubblicato un testo intitolato &ldquo;Manifesto femminista in 15 suggerimenti&rdquo;. A detta dell&rsquo;autrice, il suo merito non &egrave; stato aver espresso nuovi concetti anti sessisti. Piuttosto di averlo fatto in modo semplice e accessibile, anche sfruttando medium di massa come video

LQ0A3552 (1).jpg

«Narrare è sempre un gesto di attivismo. A suo
modo, Proust era un attivista dell’amore»

e canzoni, che le hanno permesso di raggiungere un pubblico molto pi&ugrave; ampio di quello che, purtroppo, si ottiene attraverso i libri. Oltre a firmare due interventi su TED Talk (visti complessivamente da 13 milioni di persone), Adichie ha prestato il suo viso per la campagna pubblicitaria di una marca di make up e ha collaborato con due protagonisti dello star system mondiale: Beyonc&eacute; e Dior. La cantante le ha chiesto di utilizzare alcune sue frasi sulle pari opportunit&agrave; nella canzone &ldquo;Flawless&rdquo;, mentre la Maison di moda ha stampato il titolo &ldquo;We should all be feminists&rdquo; su una T-shirt della collezione ready-to-wear della SS 2017. &laquo;Alcune puriste mi hanno criticato perch&eacute; temevano una commercializzazione del femminismo&raquo;, dice. &laquo;Capisco la critica, ma non la condivido: l&rsquo;obiettivo del femminismo &egrave; creare giustizia nel mondo. Per riuscirci il nostro messaggio deve raggiungere pi&ugrave; gente possibile&raquo;. L&rsquo;idea di farne una maglietta da sfilata, cos&igrave; come una canzone, non &egrave; stata di Adichie. Sono le stesse star ad averla coinvolta, non prima di

LQ0A3505.jpg

averla conquistata, dimostrandole la sincerit&agrave; delle loro intenzioni, che non era certo quella di sfruttare gli ideali femministi per vendere pi&ugrave; prodotti. &laquo;Maria Grazia (Chiuri, ndr) mi ha scritto a mano una lettera molto sincera e toccante. Sono rimasta sorpresa quando ho saputo che era la prima direttrice donna nella storia di Dior, mi &egrave; sembrato molto simbolico. E poi quella che ha disegnato &egrave; proprio una bella maglietta&raquo;. Adichie ha una voce sicura che lascia deliberatamente trasparire una certa soddisfazione nel commentare un indumento firmato. &laquo;Ho sempre amato vestiti, tacchi alti, rossetti. Quando ho cominciato a scrivere, per&ograve;, nascondevo questo lato, perch&eacute; il mondo pu&ograve; essere molto intollerante nei confronti delle donne intellettualmente impegnate. Mi sentivo costretta a vestire come una scrittrice seria, non come piaceva a me. Ora che non ho pi&ugrave; nulla da dimostrare, sono felice di parlare della mia passione per lo stile: &egrave; un modo per affermare il diritto ad avere una personalit&agrave; sfaccettata&raquo;. La battaglia per raggiungere la parit&agrave; di genere passa anche da piccoli gesti come questo, esercizi di auto

LQ0A3496 (2).jpg

«Sogno d’inventare una pillola rosa che renda tutti
femministi all’istante»

consapevolezza che mirano a evitare le trappole degli stereotipi in cui anche persone come Adichie, a volte, possono ricadere. &laquo;Qualche giorno fa, parlando di un medico, ho dato per scontato che fosse un uomo. Quando un&rsquo;amica mi ha fatto notare che era una donna, mi sono vergognata. Proprio io, colta a parlare cos&igrave;! Mi ha dato la misura di quanto lavoro c&rsquo;&egrave; ancora da fare&raquo;. E dire che Adichie ha una certa esperienza, sia per aver studiato e scritto abbondantemente in materia, sia per aver provato sulla pelle visioni piuttosto lontane: quella nigeriana, dov&rsquo;&egrave; cresciuta; e quella americana, dove ha perfezionato gli studi negli atenei pi&ugrave; prestigiosi e oggi continua a vivere con il marito e la figlia nata da poco. &laquo;In Nigeria la disparit&agrave; di genere &egrave; pi&ugrave; esplicita, negli Stati Uniti pi&ugrave; sottile. Non credo che una forma sia meglio dell&rsquo;altra perch&eacute;, nel secondo caso, spesso la misoginia &egrave; comunque presente ma diventa solo pi&ugrave; difficile da dimostrare. E la situazione peggiora con l&rsquo;et&agrave;: mentre in Nigeria gli anziani godono

LQ0A4561 (1).jpg

ancora di un certo rispetto, in America la donna che invecchia sconta la somma di entrambi i fattori negativi&raquo;. Nonostante questo, Adichie resta ottimista: la scrittrice &egrave; convinta che, tranne un manipolo di maschilisti convinti, la maggior parte delle persone tenda a discriminare solo perch&eacute; condizionata dall&rsquo;ambiente sessista in cui vive. Questo crea grandi margini di miglioramento, se si lavora per aumentare la consapevolezza nelle donne come negli uomini. &laquo;Soprattutto in Africa, noto che l&rsquo;atteggiamento di molte donne sta cambiando. Questo significa progresso per me. Sogno d&rsquo;inventare una pillola rosa che renda tutti femministi all&rsquo;istante&raquo;, conclude ridendo. &laquo;Scherzi a parte, la complessit&agrave; della sfida non &egrave; una buona ragione per rinunciare, anzi. Bisogna affrontarla concentrandosi sui miglioramenti incrementali, non sperando di cambiare il mondo dalla mattina alla sera.

LQ0A4024.jpg

LQ0A5389 (1).jpg

Giacca smanicata doppiopetto in cr&ecirc;pe di lana nera, Dior, top di cotone con larghe maniche, Nike &amp; Cos. In apertura. Abito pliss&eacute; in maglina pied-de-poule bianco e nero, Dior

Giacca smanicata di velluto nero ricamata, Dior, abito di cotone, Fashpa.

Cappotto lungo di cashmere nero su camicia smanicata in popeline di cotone bianca e pantaloni in fresco di cotone nero, tutto Dior.

Cappotto lungo doppiopetto di cashmere, Dior, abito di cotone, Nkwo.

. Abito di tessuto stampato con cappa, The Lady Maker.

In tutto il servizio, foulard stampati, annodati sulla testa come copricapi, di propriet&agrave; della scrittrice. Make up artist Tiyana Robinson. Assistente stylist Thomas Kivel

Foto Ben Pier

Styling Ahnna Lee

Chiamamanda Ngozi Adichie

Articoli consigliati

Fashion

Woolmark Prize, Donatella Versace premia il vincitore 2025 Duran Lantik

Fashion

Tra gli otto finalisti dell'LVMH Prize 2025 c'è anche l'italiano Francesco Murano

Design

Moda & Design, connessione fortissima anche al Fuorisalone 2025

Hommes

Fernando Lindez: «Quando sfilo penso alle emozioni. Il mio sogno? Recitare per Tarantino»

Beauty

Le novità make up e body-care più eccitanti della primavera 2025

Fashion

Dove vai se charms e portachiavi pendenti dalla borsa non li hai?

Design

Design Week 2025, solo il meglio del Fuorisalone e dei Mondi Connessi

L'Officiel Art

Miart 2025, il programma completo e cosa vedere in città durante la Milano Art Week