Nella 63esima edizione della Guida Michelin sono tante le new entries italiane, ovvero i ristoranti che hanno ricevuto la loro prima stella, che segna il loro ingresso nella “Rossa” e nella storia. 

Osteria Arborina (Piemonte) 
Tra le vigne delle Langhe, nel cuore della zona di produzione del vino barolo, un ristorante il cui atout sta nell&rsquo;uso della materia prima locale e nell&rsquo;abilit&agrave; dello Chef Andrea Ribaldone a giocare sui contrasti dei gusti. Una cucina innovativa s&igrave;, ma senza voltare le spalle alla tradizione. Per il girono di Natale lo chef propone un men&ugrave; classico con agnolotti in brodo, controfiletto di manzo in salsa bernese, cotechino con lenticchie e rape, ma anche piatti pi&ugrave; particolari come risotto cardi e orzo tostato.

Frazione annunziata, 27, La Morra (CN)

Osteria Arborina - Cioccolato e pino mugo.jpg

D.one Ristorante Diffuso (Abruzzo) 
Pi&ugrave; che un ristorante un luogo dall&rsquo;atmosfera calda ed elegante dove vivere un&rsquo;esperienza sensoriale. La cucina dello Chef Davide Pezzuto &egrave; una fusione continua fra tradizione, innovazione, semplicit&agrave; e sperimentazione creativa. Il piatto forte del men&ugrave; di Natale &egrave; la Scrippella &lsquo;mbussa, manicaretto caratteristico della provincia di Teramo, usata spesso nei primi piatti. Per la realizzazione della Scrippella si utilizzano solo uova di &nbsp;Gallina Nera, un&rsquo;antica razza autoctona risalente all&rsquo;epoca romana Nella ricetta dello Chef Pezzuto, il piatto tradizionale viene rivisitato con l&rsquo;introduzione del brodo aromatizzato alla liquirizia.

Via del Borgo n. 1, Montepagano (TE)

D.one Ristorante Diffuso 3.jpg

La Terrazza dell&rsquo;Eden (Lazio) 
La Terrazza &egrave; il fiore all&#39;occhiello dell&#39;Hotel Eden, grazie alla sua vista spettacolare su Roma. Situato all&#39; ultimo piano il ristorante offre la cucina dello Chef Fabio Ciervo che cerca una perfetta alchimia tra innovazione all&rsquo;insegna del benessere, ingredienti, gusto e arte. Bello il &ldquo;Tavolo dello Chef&rdquo; che pu&ograve; accogliere fino ad otto persone e da cui si pu&ograve; ammirare lo Chef all&rsquo; opera. Nel men&ugrave; di Natale tortelli e consomm&eacute; di cappone con funghi e filetto di rombo chiodato in crosta di tartufo, involtino di verza e patate souffl&eacute;.

Via Ludovisi n. 49, Roma

Hotel Eden Roma - La Terrazza.jpg

Larossa (Piemonte) 
Il giovane Chef Andrea Larossa, classe 1980, cresce con una cultura culinaria legata alle origini laziali della mamma e lucane del pap&agrave;. Allievo di Carlo Cracco a Milano e poi dello Chef Kondo alla Locanda del Pilone, dove apprende le tecniche della tradizione langarola unite alla cultura nipponica, grazie al suo variegato background garantisce un viaggio unico nella storia gastronomica del territorio piemontese. Il piatto forte del Men&ugrave; di natale &egrave; l&rsquo;&rdquo;Arrosto di Notte. Il mio Vitello Tonnato&quot;.

Via Don Giacomo Alberione n. 10/D, Alba (CN)

Ristorante Larossa 1.JPG

Osteria Perill&agrave; (Toscana) 
Un perfetto connubio tra modernit&agrave; e storia. Il ristorante si trova al centro di un borgo medievale di Rocca d&rsquo;Orcia. La proposta gastronomica &egrave; semplice ma raffinata e si avvale degli ottimi prodotti del Podere Forte. Lo Chef Marcello Corrado ha studiato sapori e procedimenti naturali antichi che reinterpreta, ma senza mai stravolgerli. Nel men&ugrave; di Natale sono imperdibili i Cappellacci farciti di astice, lenticchie e cotechino di Cinta Senese del Podere Forte.

Borgo Maestro n. 74, Castiglione d&#39;Orcia (SI)

Osteria Perlillà.jpg

GLAM (Veneto) 
All&rsquo;interno di Palazzo Venart, una delle residenze pi&ugrave; suggestive di Venezia, ha sede il ristorante GLAM, che pu&ograve; accogliere fino a 30 ospiti. Enrico Bartolini propone ricette del territorio reinterpretate come solo un uno chef stellato pu&ograve; fare. Nel men&ugrave; di natale piatti tipici come i tortellini in brodo, ma anche piatti pi&ugrave; fusion come scampi crudi, finocchietto e vinaigrette all&rsquo;arancia.

Calle Tron n. 1961, Santa Croce,Venezia (VE)

Glam.jpg

The Japanese Restaurant (Svizzera) 
All&#39;interno dell&rsquo;hotel 5 stelle The Chedi Andermatt in Svizzera centrale, a sole 2 ore di auto da Milano, il ristorante giapponese The Japanese Restaurant &egrave; il place to go del 31 dicembre. Il men&ugrave; di capodanno prevede 8 piatti nipponici, a cui sia aggiunge la sorpresa di ingredienti o ispirazioni locali. Ne &egrave; un esempio l&rsquo;Entrecote di manzo Wagyu con funghi al forno e tartufo bianco. E per chiudere l&rsquo;anno in bellezza l&rsquo;ideale &egrave; svegliarsi nella spettacolare Furka Suite, posta all&#39;ultimo piano dell&#39;hotel e con una vista impagabile sulle Alpi circostanti.

Gotthardstrasse n. 4, Andermatt

The Japanese Restaurant.jpg

Berton Al Lago (Como) 
Per dopo le vacanze &egrave; doveroso provare l&rsquo;atmosfera chic del nuovo Berton al Lago a Como dove, a solo un anno dall&rsquo;apertura, lo Chef Raffaele Lenzi con la sua cucina raffinata e sensibile ai gusti autentici del contesto lariano si &egrave; gi&agrave; aggiudicato la sua prima agognata Stella Michelin.

Via Torrazza n. 10, Torno (CO)

Berton Al Lago 2.jpg

Il giorno di Natale, con la sua magica atmosfera, &egrave; il momento perfetto per provare le prelibatezze di uno di loro.&nbsp;Ecco una breve rassegna di &ldquo;nuove stelle&rdquo; e dei loro indimenticabili men&ugrave; delle feste.

Nuove Stelle per il menù di Natale

Articoli consigliati

Lifestyle

Gildakoral Flora, il percorso professionale dietro la nascita di Koral Communication

Fashion

10 borse blu di tendenza per l'autunno inverno 2025

Fashion

L'Atelier de Curiosité di Polène a Parigi

Fashion

Marble Scenery, il nuovo lusso specchiato tra crystal mesh e couture sartoriale

Fashion

Carousel Mood: la sensualità urbana al luna park

News

Addio a Diane Keaton, l'attrice di "Io e Annie" e de "Il Padrino" aveva 79 anni

Jewellery

Jacob Elordi e Sofia Coppola di nuovo sul set per il nuovo bracciale Love di Cartier

Fashion

MFW: tra mood essenziali, cromie bold e un paio di déjà-vu