L'intervista esclusiva con Cyril Lignac che ci svela i suoi indirizzi preferiti di Israele.

La tua professione di chef ti fa allontanare frequentemente dai tuoi amati fornelli?

Abbiamo diversi stabilimenti il che significa che non sar&ograve; sempre dietro ai fornelli. Da un lato perch&eacute; voglio essere il garante dell&#39;identit&agrave; di ciascuno di essi, ogni giorno infatti faccio un salto&nbsp;nei ristoranti, nei negozi e certamente nel&nbsp;laboratorio creativo. D&#39;altra parte perch&eacute; voglio viaggiare ad aprirmi ad altre culture culinarie punto essenziale per me, in quanto&nbsp;nutrire la creativit&agrave; di uno chef.

&nbsp;

Sei andato, di recente, in&nbsp;Israele, perch&eacute; sei andato li e cosa hai fatto?

Sono andato a una battuta di caccia. Una squadra locale ci ha accompagnati&nbsp;per tutto il soggiorno e ha organizzato un programma&nbsp;ritmato&nbsp;che ci ha&nbsp;permesso&nbsp;di andare alla scoperta dell&#39;&nbsp;identit&agrave; culinaria del paese.

&nbsp;

La gastronomia &egrave; un modo per avvicinarsi alle&nbsp;culture straniere?

S&igrave;, &egrave; una splendida occasione per scoprire altre culture. La cucina unisce e avvicina i popoli. In&nbsp;ogni viaggio, vengono scoperti prodotti, ma soprattutto di uomini e donne, produttori, cuochi ... Questa &egrave; la ricchezza di un paese che viene offerta&nbsp;ad ogni incontro e degustazione.

&nbsp;

Alcuni paesi hanno modificato il tuo modo di pensare al cibo? e all&#39;approccio del prodotto?

Non ho cambiato il mio modo di pensare al cibo per&ograve;, ho scoperto nuovi ingredienti, accostamenti di sapori diversi, metodi di cottura speciali.&nbsp;Alimentiamo la nostra visione, ampliamo il campo delle possibilit&agrave; senza&nbsp;snaturare la nostra cucina.&nbsp;

&quot;La mia esperienza in Marocco mi ha dato pi&ugrave; voglia di lavorare con le spezie, quella in Giappone, mi ha dato&nbsp;una migliore comprensione della fermentazione e condimenti con mirin ad&nbsp;esempio. Ogni viaggio mi ha portato a mescolare la mia cucina.&quot;

Quale paese ti ha attratto di pi&ugrave; per la&nbsp;sua arte culinaria?

Tutti i miei viaggi mi hanno segnato, tutte le cucine mi ha sedotto! La mia esperienza in Marocco mi ha dato pi&ugrave; voglia di lavorare le spezie, Il Giappone, una migliore comprensione della fermentazione e condimenti con mirin, per esempio. Ogni viaggio mi ha portato&nbsp; a mescolare la mia cucina.

&nbsp;

Cosa ti piace di pi&ugrave; quando sei in viaggio?

Il paesaggio, la perdita dei punti di riferimento, dimentico la mia vita quotidiana, colgo l&#39;attimo, faccio bellissimi incontri e&nbsp;sono aperto ad altre culture.

&nbsp;

All&#39;estero&nbsp;tendi&nbsp;ad essere guidato&nbsp;o sei il tipo che scopre nuovi indirizza da?

Preferisco essere guidato&nbsp;perch&eacute; non ho tempo. Proprio come nella mia cucina, mi piace andare all&#39;essenziale.

&nbsp;

La vostra prossima destinazione?

Mi riservo alcune sorprese.

&nbsp;

_DSC1768.jpg

Bedouin 1.jpg

Ferme Shai Cyril 3.jpg

&nbsp;

Waldorf Astoria

Questo &egrave; uno dei migliori hotel a Gerusalemme ed &egrave; conosciuto in tutto il paese da oltre 80 anni. La posizione (nel cuore della citt&agrave; e a pochi minuti dalla Porta di Giaffa) &egrave; perfetta&nbsp;per esplorare la citt&agrave; vecchia. Mi piace l&#39;originalit&agrave; della sua facciata che mescola varie influenze (greco-romani, ottomani, etc.) e la qualit&agrave; del servizio. 
&nbsp;

&nbsp;

Hotel Beresheet

Questo posto &egrave; eccezionale. Un luogo sublime nel deserto del Negev, in Mizpe Ramon. L&#39;architettura delle centinaia di ville private si armonizza perfettamente con i colori della terra del deserto. Si tratta di un luogo senza tempo,&nbsp;romantico e stimolante. Un rifugio ideale per rilassarsi e andare a fare un giro nel deserto. Con lo chef&nbsp;Boris Kauffman, abbiamo preparato un piatto a base&nbsp;di agnello&nbsp;e lenticchie nere.

&nbsp;

Lina

Un bell&#39;indirizzo nella citt&agrave; vecchia di Gerusalemme. Qui ho avuto il piacere di incontrare lo chef&nbsp;Ghaleb Zahdeh e degustare il&nbsp;suo&nbsp;famoso&nbsp;hummus tradizionale.

&nbsp;

&nbsp;

Studio Ezra Kedem

Lo chef Ezra Kedem prepara i pasti su ordinazione per intenditori.&nbsp;Cucina principalmente verdure del suo giardino.&nbsp;&Egrave; ben noto in Israele perch&eacute; partecipa a spettacoli televisivi.&nbsp;Mi &egrave; piaciuto il suo carpaccio di melanzane ...

10 Agripas vicolo.

&nbsp;

Eucalipto

Ho adorato l&#39;incontro con Moshe Basson.&nbsp;Questo chef &egrave; un appassionato che ha progettato un piatto che simboleggia la pace tra Israele e Palestina.&nbsp;&Egrave; una maklouba tradizionale a base di riso e pollame.&nbsp;Lo serve nel suo ristorante.

14 dicono Street.

Machneyuda

Nel souk, un ristorante dal&nbsp;design contemporaneo che serve cucina fusion ...&nbsp;molto piccante. Lo chef&nbsp;Uri Navon mi ha fatto gustare la deliziosa orata Israele ed &egrave;&nbsp;anche socio dell&#39;eccellente&nbsp;eccellente Balagan, rue d&#39;Alger a Parigi. 
Mahane Yehuda mercato.

&nbsp;

Farm Shay Seltzer

In una splendida vallata nei pressi del Monte Eitan, Shay Seltzer alleva&nbsp;capre che producono formaggi deliziosi. Gli animali vagano liberamente tra le montagne e l&#39;agricoltore invecchia i&nbsp;formaggi in&nbsp;modo ancestrale. Assaggi di&nbsp;formaggi accompagnati da vino locale.

&nbsp;

Kibbutz Ein Gedi

Ho avuto la possibilit&agrave; di andare a Ein Gedi, sulle rive del Mar Morto, e&nbsp;visitare un autentico kibbutz. &Egrave; sempre affascinante vedere come la gente del kibbutz abbia creato l&#39;ambiente, riuscendo a coltivare datteri, pomodori, verdure, nel mezzo del deserto ...

 
Un caff&egrave; con i beduini

Mi &egrave; piaciuto passare il tempo nel deserto al campo Anokdim con i beduini che mi ha introdotto alla cerimonia del caff&egrave;.

&nbsp;

Centro Suzanne Dellal

In Neve Tzedek ho frequentato un corso di pasticceria data dal Amar Eden insieme&nbsp;un gruppo di bambini francesi e israeliani. Abbiamo preparato un crembo, una meringa ricopera di&nbsp;cioccolato.

Lina 2.jpg

Lina 6.jpg

Stand Carmel Market

La Shuk Carmel &egrave; un luogo molto vivace dove godersi il cibo di strada che si sente ovunque. Come queste polpette alla plancha preparato da Ariel Haviv. molto gustoso cibo e ottima atmosfera.

Port Said

E &#39;alla moda indirizzo Tel Aviv. Eyal Shani, che ricopre anche la cucina del ristorante Miznon a Parigi, qui serve Frike insalata, un piatto tipico di Israele. Essa ha anche un altro indirizzo in citt&agrave;, Le Salon.

5, Har Sinai Street, Tel Aviv-Jaffa.

 
Zakaim

Un ristorante vegano molto popolare che offre un approccio particolare alla cucina, un modo diverso di prodotti di cottura. Da assaggiare assolutamente. 
 
20, rue Simtat Beit HaSho&#39;eva, Tel Aviv-Jaffa.

Manta Ray

Il posto &egrave; sublime. In questa zona che sta diventando molto di moda, il Manta Ray offre una bella cucina (pesce, crostacei) ed anche una bella vista sul mare. La terrazza &egrave; ideale per una cena al tramonto. Ho davvero apprezzato questo indirizzo detenuto da Ronen Skinezis. 
Charles Clore Park, Tel Aviv Promenade.

Benedetto

Questo &egrave; il luogo ideale per mangiare in fuga in un&#39;atmosfera rilassata in qualsiasi momento del giorno o della notte. La specialit&agrave; del boss, Guy Arbel: uova alla Benedict.

1 Etsel Street, Herzeliya.

&nbsp;

In Israele con Cyril Lignac

Tags

Articoli consigliati

Pop culture

Stranger Things 5, come sarà l'ultima stagione della serie sci-fi Netflix

Fashion

New Frontiers: l'intervista a Violetta Marzialetti di Dienée

L'Officiel Art

10 artisti che ho scoperto ad Artissima 2025: la guida su cosa vedere alla fiera d'arte

Hommes

L’OFFICIEL Hommes Archive: le icone che hanno scritto la storia degli anni ’70 e ’80

Interviste

Shaping a Human: la visione di Niccolò Pasqualetti

Food

Berry Bayat racconta Rumor Rosé, un masterpiece della Provenza

Jewellery

La nuova collezione di Harry Winston celebra le radici glamour della Maison

Fashion

Florence Welch torna con l'album “Everybody Scream”, tra dolore, misticismo e rinascita