Una guida per orientarsi nel mare dei vitigni, con un focus su alcune etichette italiane da scoprire quest'estate

Quando si parla di vino ci sono talmente tante cose da dire che spesso si rimane senza parole. Con questa consapevolezza, la scrittrice e sommelier Maryse Chevriere (<a href="https://www.instagram.com/freshcutgardenhose/" rel="noopener" target="_blank">@freshcutgardenhose</a>) ha raccolto un&rsquo;interessante guida per orientarsi in modo semplice nel mondo enoico, partendo dai <a href="https://www.lofficielitalia.com/food/migliori-vini-rose-da-bere-in-estate" target="_blank">vitigni</a>. &ldquo;Cogli l&rsquo;acino&rdquo; di EDT, &egrave; un manuale di facile consultazione capace di affascinare gli appassionati quanto i palati pi&ugrave; esperti, dispensando dritte per la scelta delle migliori etichette di vino e degli abbinamenti food pi&ugrave; audaci. Arrivando fino alla radice, racconta come una stessa variet&agrave; d&rsquo;uva, in base al territorio in cui nasce e si sviluppa, possa mostrare sfaccettature completamente differenti. Ecco quindi qualche consiglio della Chevriere, insieme alle etichette italiane su cui puntare quest&#39;estate:

1. Fare attenzione all&rsquo;indicazione di provenienza

Alcune informazioni presenti sull&rsquo;etichetta potrebbero trarre in inganno i meno esperti, specialmente parlando del vitigno con cui &egrave; prodotto il vino. Infatti, i produttori tendono a mettere pi&ugrave; in risalto il territorio, spesso non specificando chiaramente le variet&agrave; della vite (specialmente quando parliamo divini italiani e francesi). Per chiarire ogni dubbio &egrave; sufficiente chiedere qualche informazione in pi&ugrave; alla propria enoteca di fiducia, oppure, a tavola, lasciarsi guidare dalle conoscenze del sommelier. In generale, non bisogna mai aver paura di chiedere.

2. Fotografare le etichette preferite (e anche quelle da non ordinare mai pi&ugrave;)

Trovare un vino di nicchia capace di stregare il palato e da ordinare ancora con piacere &egrave; un evento che merita senz&rsquo;altro una foto ricordo. Creare una piccola gallery sul telefono, sar&agrave; utile per analizzare meglio l&rsquo;etichetta una volta a casa, capendo quali caratteristiche del vino sono state apprezzate di pi&ugrave; rispetto ad altre. Interessante &egrave; fare la stessa cosa anche con i vini non particolarmente entusiasmanti, per imparare a riconoscere ci&ograve; che non &egrave; di proprio gusto.

3. Controllare il grado alcolico

C&rsquo;&egrave; una piccola regola con cui, in linea generale, si pu&ograve; capire che tipo di vino &egrave; contenuto in una determinata bottiglia. Infatti, basta tenere a mente che pi&ugrave; il grado alcolico &egrave; basso, meno zucchero &egrave; stato processato dai lieviti durante la fermentazione, pi&ugrave; il vino sar&agrave; tendenzialmente dolce. Al contrario, pi&ugrave; il grado alcolico sale, pi&ugrave; l&rsquo;etichetta sar&agrave; tendente al secco (senza ovviamente influenzare il profilo aromatico e fruttato, che dipende invece dal vitigno e dalla tecnica di produzione). Chiaramente ci sono delle eccezioni come i rossi fruttati e maturi molto alcolici resi secchi dalla maturazione, oppure i vini liquorosi, estremamente dolci e dalla gradazione alta. In linea di massima, dai 12% in su il vino risulta pi&ugrave; secco, tra i 10% e il 12% semi-secco e sotto i 10% dolce.

4. Saper descrivere i propri gusti

Davanti a una carta dei vini complessa e molto articolata, il rischio per i meno esperti &egrave; di ritrovarsi confusi e di chiedere immediatamente aiuto al sommelier. Dire che si vuole bere &ldquo;bene&rdquo;, per&ograve;, non &egrave; sufficiente per indirizzarlo nella scelta dell&rsquo;etichetta che soddisfi appieno i propri gusti. Esprimere delle preferenze con aggettivi come secco, corposo, fresco, sapido, fruttato e via dicendo, dar&agrave; degli indizi in pi&ugrave; e, insieme all&rsquo;abbinamento con i piatti, consentir&agrave; di individuare l&rsquo;etichetta pi&ugrave; interessante per accompagnare il pasto. Ampliare il proprio vocabolario del vino, &egrave; quindi essenziale.

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5. Scoprire queste chicche tutte italiane

Alcune etichette stanno vivendo un vero e proprio revival in questi anni. Esempio di successo sono molte variet&agrave; di ros&eacute; che, a livello italiano, trovano splendide interpretazioni sia nella versione ferma che nella bollicina. &Egrave; il caso dello Spumante metodo charmat ros&eacute; brut di Valdo, che con il suo perlage fine ed estremamente vivace al palato, risulta intenso al naso con note di mele e fragole. Oggi &egrave; da scoprire nella versione &ldquo;Paradise Edition&rdquo; con bottiglia decorata dall&rsquo;artista newyorkese Ceci Johnson. Total pink &egrave; anche 11 Minutes, l&rsquo;elegante ros&eacute; di Pasqua Vini, ovvero un blend nato dall&#39;incontro tra i vitigni autoctoni Corvina e Trebbiano di Lugana con Syrah e Carm&eacute;n&egrave;re, dove la pigiatura soffice rilascia le parti pi&ugrave; nobili delle uve e le tonalit&agrave; rosate che catterizzano il vino. Restando sulle sponde del Lago di Garda, nella zona del Pozzolengo, &egrave; da scoprire il Croara del Lago, la nuova interpretazione del Trebbiano di Lugana in purezza di Santa Sofia. Minerale e sapido, il suo bouquet floreale risulta fresco e vibrante al palato, mentre piacevoli richiami tropicali lo rendono perfetto per un brindisi in spiaggia. Parlando di bollicine, quelle da tenere in considerazione quest&rsquo;estate (e non solo) sono racchiuse nell&rsquo;inimitabile bottiglia millerighe di Foss Marai. Come il Marai de Marai Extra dry, spumante di pregio che rivela il suo carattere elegante e versatile risultando leggero e di facile bevuta, con un profilo fruttato intenso. Infine, degne di nota anche le bollicine di montagna del marchio collettivo Trentodoc, che rappresenta 54 case spumantistiche immerse nel paesaggio mozzafiato delle Dolomiti, con vitigni che crescono ad altitudini comprese tra 200 e 800 metri. Da provare, per un aperitivo ad alta quota, il Metodo Classico Brut di Cesarini Sforza e il San Michael Extra Brut.

Come scegliere le migliori etichette di vino

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