L’influencer da un milione di follower si racconta dagli esordi ai suoi futuri progetti: “Vivo nella convinzione che ogni momento della nostra vita e del nostro percorso serva a qualcosa e questo ci porterà lontani.”

Un esempio per tutte quelle persone che portano avanti una battaglia per star bene con se stessi.&nbsp;Veronica&nbsp;Ferraro&nbsp;influencer e It-girl appassionata di fitness parla di responsabilit&agrave;, cambiamenti e di esposizione attraverso al mondo dei social network. Icona contemporanea che contraddistinta dalla sua spontaneit&agrave; e determinazione, l&rsquo;hanno portata a costruire struttura ancora quando una struttura vera e propria non esisteva. Un racconto che inizia con gli esordi di The Fashion Fruits fino ad arrivare ai suoi futuri progetti con Don&rsquo;t Judge my Journey. Passando per questo shooting realizzato a Firenze insieme al fotografo&nbsp;Filip Koludrovic per un progetto speciale studiato a quattro mani con il team di LUISAVIAROMA.&nbsp; 
 
Com&rsquo;&egrave; nato The Fashion Fruit?&nbsp; 
Il progetto &egrave; nato nel 2010, sono passati esattamente 10 anni, io ero gi&agrave; molto attiva su un social network dell&rsquo;epoca. Flickr era una piattaforma di foto sharing ed io avevo deciso di trattarlo come se fosse uno spazio mio personale dove condividere anche immagini della mia quotidianit&agrave;. Successivamente mi sono dedicata pi&ugrave; alla moda e ai look. Ho sempre avuto un approccio spontaneo senza velleit&agrave; di guadagno, anche perch&eacute; all&rsquo;epoca non esisteva un lavoro che si avvicinasse a quello che oggi invece &egrave; riconosciuto. Ai tempi ero una studentessa di lettere moderne, ad un certo punto mi &egrave; &ldquo;esploso&rdquo; tutto in mano. Circa 4/5 mesi dopo l&rsquo;apertura di The Fashion Fruit avevo iniziato da subito a ricevere i miei primi inviti agli ad eventi, alle sfilate e ho ottenuto le prime proposte lavorative. Mi sono ritrovata a gestire a un carico di responsabilit&agrave; a cui non ero abituata. Mi sentivo fortunata e sorpresa, era il momento in cui dovevo cavalcare l&rsquo;onda ed &egrave; stato questo che mi ha spinta a dedicarmi a tempo pieno a questo lavoro. Vedevo davanti a me delle grandi prospettive. Poi &egrave; subentrato Instagram e naturalmente i lettori si aspettavano una condivisione di contenuti pi&ugrave; rapida, immediata e con il tempo il blog ha perso il suo valore. Successivamente sono riuscita ad ottenere i miei contratti ed &egrave; diventato di fatto il mio lavoro a tempo pieno.

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So che per te il fitness ha assunto un ruolo importante nella tua vita. Quando hai iniziato ad appassionarti?&nbsp; 
Fino a 4 anni fa ero una persona super pigra, avevo un abbonamento in palestra che non sfruttavo mai, mangiavo in maniera super disordinata. Ai tempi avevo iniziato a convivere con il mio attuale marito ed entrambe c&rsquo;eravamo persi nella delivery.&nbsp;Ero sempre molto insoddisfatta del mio corpo, molto insicura come persona e questo veniva percepito anche dall&rsquo;esterno. I follower non si risparmiavano con i commenti spiacevoli. Lo notavano dalle mie pose e facevano trasparire dal mio linguaggio corporeo la mia insicurezza.&nbsp;Ero 15 kg in pi&ugrave; e non avevo un fisico canonico per lavorare nella moda. Il cambiamento &egrave; iniziato nel 2016, quando mio marito Giorgio mi aveva scattato una foto a capodanno e guardandomi in quella fotografia non mi pi&ugrave; sono riconosciuta. Vedere quella foto &egrave; stato come se mi fossi vista per la prima volta. Io per me stessa non volevo essere cos&igrave; perch&eacute; sapevo che potevo essere migliore. Da l&igrave; ho mantenuto le mie promesse, lo dovevo a me stessa, ho iniziato a frequentare la palestra costantemente, e mano a mano mi sono appassionata di fitness. Non tanto per il risultato sul mio corpo ma per i risultati sulla mia mente.&nbsp; 
 
Cosa significa per te condividere con un 1M di follower i tuoi contenuti?&nbsp; 
&Egrave; una grande responsabilit&agrave;. Devi stare sempre attenta a ci&ograve; che condividi senza mai risultare inopportuna. Bisogna saper intrattenere, &egrave; bello poter produrre tanti contenuti fruibili anche per le persone che sono a casa. &Egrave; importante essere un esempio positivo ma anche intelligente. I messaggi che mandi rischiano sempre di essere male interpretati. Sono una persona ironica ma anche auto-ironica e bisogna sempre stare attenti ad utilizzare ogni parola. 
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Se dovessi immaginarti realt&agrave; e vita virtuale come se fossero due linee, ad un certo punto le convergono o cerchi sempre di mantenerle distaccate?&nbsp; 
Per me queste due linee convergono quasi sempre. Sono esattamente la persona che vedete sui social, ovviamente leggermente &ldquo;filtrata&rdquo; perch&eacute; sui social &egrave; facile essere fraintesi, mentre nella vita reale puoi esporti di pi&ugrave;. Ci sono anche situazioni che non vuoi condividere ad esempio quando io e Giorgio ci siamo sposati a Los Angeles abbiamo fatto un matrimonio molto intimo, tenendo i social network al di fuori. Penso che ognuno possa fare ci&ograve; rispecchia il proprio carattere.&nbsp; 
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Ti va di spiegare un po&rsquo; la filosofia di Don&rsquo;t Judge my Journey? 
&Egrave; un portale fondato due anni fa con l&rsquo;aiuto di una nutrizionista e un personal trainer. Si chiama in questo modo perch&egrave; non vogliamo permettere a nessuno di giudicare il nostro percorso, ricollegato anche alle critiche che avevo ricevuto in passato. Su questo portale vendiamo diete realizzate dalla nostra biologa nutrizionista e allenamenti creati appositamente da mio marito Giorgio che di professione fa il personal trainer. &Egrave; anche un po&rsquo; il frutto di tutte le co-labsche facciamo con ristoranti, ad esempio con Matcha abbiamo creato insieme un men&ugrave; healthy. 
 
Moda e fitness come convivono queste due realt&agrave;? 
&Egrave; difficile unire moda e fitness. Sono due mondi molto distaccati tuttavia ho sempre cercato di dare un&rsquo;interpretazione al fitness con un taglio moda, evitando contenuti non in linea con la mia personalit&agrave;. Sicuramente non &egrave; semplice conciliare le due cose ma credo fortemente che le persone che lavorano nei social network devono creare anche percorsi paralleli per far si che siano pi&ugrave; duraturi nel tempo. Vedo tante prospettive in questo mio secondo percorso e andr&ograve; avanti per la mia strada come sempre.&nbsp;

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A che progetti stai lavorando?&nbsp; 
Ci sono tanti progetti in cantiere che svilupperemo nell&rsquo;ambito food, ma l&rsquo;obiettivo finale sarebbe creare un nostro studio con una nostra palestra in filosofia Don&rsquo;t Judge my Journey e un bar o servizio di ristorazione healthy. Nel frattempo ci saranno altri step per raggiungere pi&ugrave; awareness per far conoscere sempre di pi&ugrave; la filosofia del nostro portale. 
 
Come ti vedi proiettata in futuro?&nbsp; 
Un altro progetto &egrave; un e-commerce &ldquo;Not After Ten&rdquo; dove mi piacerebbe vendere sia una mia collezione dedicata al fitness e lo streetwear, ma anche linee di designer emergenti. Mi vedo molto proiettata in questa direzione.&nbsp;

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Che consigli daresti alla&nbsp;Veronica&nbsp;Ferraro&nbsp;del passato?&nbsp; 
Semplicemente che sono fasi della vita, di non preoccuparsi perch&egrave; riuscir&agrave; a ritrovare se stessa al momento giusto. Penso che sia giusto che abbia passato quella fase per vedere una rinascita. &Egrave; fondamentale commettere errori per imparare o anche come nel mio caso perdere la fiducia in se stessa per poi ritrovarla.&nbsp; 
 
Vorrei concludere con una domanda riguardo al momento che sta passando ora l&rsquo;Italia. Cosa ti senti di consigliare?&nbsp; 
Mi sento di consigliare di vivere questo momento come qualcosa che pu&ograve; insegnarci tanto. Bisogna saper apprezzare la nostra quotidianit&agrave; e le cose che prima davamo per scontato. Cercare anche di fermarsi a riflettere un attimo e dedicarsi alle cose che prima non riuscivamo a fare per questioni di tempo. Vivo nella convinzione che ogni momento della nostra vita e del nostro percorso serva a qualcosa e questo ci porter&agrave; lontani. Bisogna tenere duro e pensare che dopo sar&agrave; bellissimo.&nbsp;

Icon Veronica Ferraro&nbsp; 
Foto Filip Koludrovic 
Fashion LUISAVIAROMA 
Art Directio &amp; Styling Marco De Lucia for LUISAVIAROMA 
Production Federica Fragnoli for LUISAVIAROMA 
Hair &amp; Make-up&nbsp;Elisa Rampi&nbsp; 
Location Villa Corsini a Mezzomonte

#TalkingWith Veronica Ferraro

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