Fashion Week

Diario di Fashion Week: Men London Fashion Week 2022

Londra apre le danze alla stagione maschile della moda. Tra brand emergenti e non, le passerelle si sono distinte per colori, eccentricità e location pittoresche. L'obiettivo comune? Celebrare la capitale inglese e i suoi molteplici aspetti

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Londra apre le danze alle settimane della moda maschile. In passerella sfilano colori, tessuti, mood e silhouette diverse fra loro. È un inno alla moda, alla sua rinascita post pandemia, ai suoi colori, al suo lato divertente. La settimana della moda a Londra è sempre così: la più underground e meno istituzionale. Ad aprire il round up di sfilate è Carlota Barrera, che festeggia anche il suo debutto fisico durante una Fashion Week. Nata e cresciuta in Spagna, Carlota fonda il brand omonimo a Londra, città in cui sente di potersi esprimere liberamente: il marchio è un insieme armonioso di influenze spagnole, storia queer, identità di genere e arte. Il risultato sono collezioni in cui i concetti di sensualità e sessualità maschile e femminile vengono riletti in ottica contemporanea, rigettando la tossicità classica che da sempre circonda questo campo. Carlota Barrera affascina per i dettagli e la sartoria morbida, che disegna silhouette fluide e iper moderne. La collezione Primavera 2023, ASERE, QUÉ BOLÁ - senza mai staccarsi dal DNA del brand - è una lettera d’amore a Cuba, città che la designer visitò nel lontano 2001 per la prima volta e di cui si innamora follemente. Sono i suoi colori, i caffè nei bar, la musica in strada , Malecón e Havana a rubarle il cuore. La collezione è un mix di riferimenti cubani- come la palette di colori scelta, dove al classico blu, giallo e verde, si mescolano al bianco e al marrone, tipici della cultura cubana, o le grafiche degli abiti-  londinesi e spagnoli. Non mancano i pezzi iconici e distinguibili del brand, come gli abiti cut out o completi morbidi e ariosi. Novità per le giacche, vengono destrutturate e ricostruite , annodandole dietro la schiena. Ad accompagnare il tutto, un sottofondo musicale ritmato e dinamico che si sposa alla perfezione con la location designata per l’evento: uno skatepark a Notting Hill. 

CARLOTA BARRERA

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La seconda sfilata della giornata vede protagonista l’irriverente AGR, la nuova frontiera del knitwear. La mente dietro l’impero in ascesa è Alicia Robinson, ex Yeezy e A Cold Wall, ora indipendente e principessa del panorama fashion londinese. I suoi punti di forza sono i colori - tutti si ricordano ancora la collezione SS22 in technicolour dove il magenta, lime e giallo acido risultavano i protagonisti indiscussi - e il supporto (organico) da parte di gran parte delle figure di spicco dello show business - Burna Boy, Khalid e Anderson Paak per citarne alcuni-. La sfilata per la SS23, presentata al Fabric, location storica della nightlife londinese, è una celebrazione del percorso intrapreso finora. Si chiama "Dripping in Colour" e rifletta l’animo e il DNA del marchio. Tra tecniche sperimentali di colorazione dei capi, denim riciclato, beachwear e look serali (spiccano un completo denim in viola e le minigonne. Imperdibili), la sfilata incanta il pubblico lasciandolo tornare - per qualche minuto- indietro nel tempo, alla Londra degli anni ‘90, con i jeans a vita bassi, le iconichie stripes di Sonia Rykiel e le installazioni di Katharina Grosse. Il motto di Alicia? “Choose colour with a clear intent to stimulate positive emotions and encourage mental wellbeing

AGR

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E dalla nightlife londinese, si passa a tutt’altra musica. Labrum London, il brand che combina l'eredità dell'Africa occidentale e quella occidentale raccontando la storia non raccontata dell'Africa attraverso l'abbigliamento, presenta la collezine Primavera Estate 2023, intotolata ‘Freedom of Movement’, attraverso uno spettacolo interattivo, che vede protagonisti i vestiti tanto quanto la musica. Una collezione che racconta tante storieinsieme, una sinergia vincente di colori - ispirati alla palette vibrante di Mark Rothko -  culture  e umanità. Tra jumpsuit iper morbide, completi senape decorati dal monogramma del brand e blazer a rombi, rubano la scena gli accessori, in particolare i cappelli. Richiamano ad una terra lontana, la Sierra Leone, e raccontano una storia che accomuna molti. È una collezione che denuncia le restrizioni ed i limiti imposti nel mondo (rappresentato dalla continua ripetizione della grafica sui capi) lasciando gli immigrati affrontare da soli i borders.

LABRUM LONDON

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La giornata di fashion shows si chiude sportivamente: è il momento di Robyn Lynch e della sua visione sportwear della moda contemporanea. L’ispirazione della designer è da sempre la sua famiglia - il suo credo è ritrovare gemme dimenticate negli armadi di famiglia - e così anche per la SS23 si affida ad essa. Ad aprire la collezione un cimelio appartenuto a sua mamma, una T-shirt di Mallorca con un grande smile giallo neon. È amore a prima vista per la designer. Nasce così l’idea di basare la stagione sulla stravagante ricerca di T-shirt vintage definite da lei “orrende” che rappresentano i viaggi in giro per il mondo. Sono souvenirs di ricordi memorabili e momenti di estremo divertimento. La prossima stagione, di conseguenza, si tinge di una palette estremamente acida - dal rosso intenso al giallo - e di abiti succinti, come pantaloni semi-trasparenti in nylon colorato.

ROBYN LYNCH

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