Un viaggio, non solo metaforico, alla scoperta della Cina. Ispirazione Art Déco e anni '20 in un armonico clash culturale e stilistico.

Per presentare la nuova collezione Primavera/Estate 2021, Bruno Sialelli, direttore creativo di Lanvin, ha scelto&nbsp;Shanghai; la Cina infatti sembra essere tornata alla normalit&agrave; dopo lo scoppio dell&rsquo;epidemia da Covid19. La scelta della location &egrave; stata alquanto suggestiva e simbolica: Lanvin ha sfilato nel giardino cittadino Yu (risalente al XVI secolo), allestito per l&rsquo;occasione e noto come &quot;Giardino della felicit&agrave;&quot;. &nbsp;Il &nbsp;rurale si fonde con l&#39;urbano, vecchio e nuovo si uniscono e proprio la sintesi tra passato e presente ispira l&rsquo;approccio della collezione: un riesame dell&#39;eredit&agrave; della Maison, dei suoi archivi fisici e del significato ideologico di Lanvin. Il brand nasce nel 1889 e diventa celebre nel periodo tra le due guerre mondiali, un periodo caratterizzato da un diffuso ottimismo; non a caso in America si parla di &ldquo;Roaring Twenties&rdquo;, i ruggenti anni venti. Il passato viene rieletto in chiave moderna e contemporanea pur rimanendo estremamente fedele alle origini e alla storia della maison: troviamo infatti numerosi riferimenti all&rsquo;Art D&eacute;co, movimento artistico diffuso in particolare tra il 1919 ed il 1930 e viene proposta una rivisitazione della &ldquo;robe de style&rdquo;, l&rsquo;iconica silhouettes a vita bassa della maison, originariamente ispirata alle sagome del XVIII secolo,&nbsp;che viene ricontestualizzata in una serie di look dal tocco sartoriale e nei morbidi cappotti.

Non manca poi l&rsquo;omaggio alla cultura orientale; oltre alla scelta dell&rsquo;ambientazione e ad un casting di modelli esclusivamente asiatici, troviamo abiti in jacquard, abbondante uso della seta, stampe tradizionali floreali e raffiguranti animali ( in particolar modo il&nbsp; pesce rosso Wen, simbolo di prosperit&agrave; e buona fortuna) ed infine, ciliegina sulla torta, &nbsp;gli iconici ed immancabili ombrellini di carta dipinti a mano. Sagome e tessuti sono sensuali, drappeggiati lungo il corpo sia per l&rsquo;uomo che per la donna; Gli uomini indossano abiti di charmeuse dalla costruzione morbida, rilassati come un pigiama; i vestiti delle donne cadono delicatamente lungo il corpo, a volte appesantiti da una cotta di maglia.

Anche gli accessori si ispirano all&rsquo;immaginario del Paese: Le borse Minaudi&egrave;re sono realizzate come acquari, laccate con piccoli pesci di bronzo, decorate con bijoux, nappe e catene d&#39;oro ( colore dominante e fondamentale per la collezione); &nbsp;le scarpe presentano tacchi scultorei &nbsp;a sfera &nbsp;dorati presi in prestito dai tappi delle bottiglie di profumo della casa ( fonte d&rsquo;ispirazione &egrave; l&rsquo;iconico flacone di profumo Arp&egrave;ge). I gioielli sono facilmente scambiabili per oggetti d&rsquo;arte.

Una collezione che riflette sulla storia, che rispetta il presente e si proietta al futuro; un parallelismo tra due epoche ispirato all&rsquo;eleganza, all&rsquo;ottimismo e alla gioia di vivere insite nel DNA di Lanvin.&nbsp;

Lanvin sfila a Shanghai per la Primavera-Estate 2021

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