Parlando di scarpe, donne e ispirazione con designer celebre per disegnare calzature super sexy

&nbsp;&Egrave; considerato uno dei pi&ugrave; grandi maestri delle calzature italiane, celebre in tutto il mondo per i suoi scultorei tacchi gioiello e le sue sneaker couture. &nbsp;Con una produzione artigianale e uno stile rigorosamente italiano ispirato al mondo del cinema, della musica e dell&rsquo;arte, Giuseppe Zanotti ha conquistato cantanti e celebrities internazionali: Beyonc&egrave;, Rihanna, Alicia Keys, Fergie, Mary J. Blige e Kylie Minogue, per citarne alcune, sono tutte innamorate delle sue scarpe. Lo abbiamo incontrato alla vigilia della Fashion Week Milanese, per farci raccontare il suo universo creativo, ricco di suggestioni e ispirazioni in cui le calzature diventano sculture preziose da indossare e sfoggiare proprio come un gioiello. &nbsp;&nbsp;&nbsp;

Come &egrave; nata la tua passione per le scarpe? 
E&rsquo; nata quando ero piccolo, guardando mia mamma che faceva la sarta. Un giorno stava provando un paio di decollet&eacute; scamosciate e ho pensato che erano bellissime, ne rimasi molto affascinato. Crescendo ho sviluppato una certa sensibilit&agrave; per le cose belle e la passione per il disegno, entrambe mi hanno aiutato molto nell&rsquo;avvicinarmi alla professione.

C&rsquo;&egrave; un designer che ti ha ispirato durante la tua carriera? 
In tanti mi hanno ispirato, soprattutto agli esordi, Thierry Mugler su tutti. Le sue sfilate erano davvero magnifiche e visionarie e la sua donna, un&rsquo;icona conquistatrice o una diva eccentrica, un po&rsquo; come la donna che cerco di esaltare e omaggiare io con il mio lavoro.

Come nasce una scarpa Zanotti? 
Sono un creativo puro. Tutto parte da un&rsquo;intuizione, una suggestione (un film, un quadro, una donna, uno sguardo) che cerco di tradurre immediatamente in un bozzetto, ovunque mi trovi, al ristorante, come in barca o in aereo. Prendo costantemente appunti e disegno. Quando non sono in viaggio, il weekend &egrave; il mio momento magico, libero da meeting e impegni di lavoro, posso davvero coltivare la mia creativit&agrave; e dedicarmi alla mia playlist personale, la mia collezione.

Tra i tanti modelli, ce n&rsquo;&egrave; uno cui sei particolarmente affezionato? 
Il rapporto con le mie creazioni &egrave; in realt&agrave; molto conflittuale; vivo nell&rsquo;eterna ricerca del modello perfetto. Ciclicamente penso di averlo trovato, ma subito dopo sento nascere la necessit&agrave; di cercare ancora, di fare ancora meglio, di spingermi ancora un po&rsquo; pi&ugrave; in l&agrave;. Quando non avvertir&ograve; pi&ugrave; questa urgenza allora avr&ograve; anche finito la mia carriera.

L&rsquo;universo Zanotti comprende anche calzature maschili. Cosa ti ha spinto a progettare anche scarpe da uomo? 
La collezione maschile &egrave; nata nel 2012 come estensione di quella femminile: da sempre le due collezioni viaggiano assieme, nello stesso mondo di suggestioni, cromie, accessori e materiali.&nbsp; Per me &egrave; stata un&rsquo;evoluzione naturale. Ho iniziato con pochi articoli, scarpe glamour da portare con i jeans e una giacca da smoking, loafer, pantofole con gli strass, non la classica scarpa da uomo noiosa; poco dopo &egrave; nata la collezione sneaker. Anche in questo caso con modelli unisex. Artisti, cantanti e i ragazzi del mondo hip-hop hanno cominciato sin da subito ad indossare le mie scarpe ed &egrave; stata una crescita esponenziale da allora.

Quali sono le regole per scegliere una calzatura perfetta? 
Non ci sono regole, bisogna seguire l&rsquo;emozione. Di norma con le scarpe, quando &egrave; amore a prima vista &egrave; per sempre.

Charlize Theron, Jennifer Aniston, Cameron Diaz, Alicia Keys, Heidi Klum sono solo alcune delle celebrity che indossano le tue scarpe. A chi sei particolarmente legato? Ha degli aneddoti da raccontare? 
Ne ho tanti da raccontare, non saprei davvero da dove iniziare. Un particolare ricordo mi lega a Kanye West e Virgil Abloh. Quando vennero per la prima volta a casa mia e videro la mia collezione di dischi, pi&ugrave; di sei mila, impazzirono. Il giorno dopo Kanye improvvis&ograve; una performance nel mio studio in azienda. Oppure ricordo con piacere la prima volta che ho incontrato Jennifer Lopez: ero a casa sua fuori Los Angeles per disegnare assieme a lei una capsule e girare un video. Mi invit&ograve; in camera sua per mostrarmi la sua collezione di scarpe disegnate da me: rovesciai il caff&egrave; sul suo tappeto bianco per l&rsquo;emozione. In 25 anni di carriera ho davvero avuto la fortuna di conoscere tanti artisti e personaggi straordinari, e ho ricordi ed emozioni legati ad ognuno di loro che non dimenticher&ograve; mai.

&Egrave; vero che la cantante Mary J. Blige ti ha citato in una sua canzone? 
S&igrave;, e non &egrave; la sola. Diversi artisti R&amp;B e hip-hop mi hanno citato nelle loro canzoni&hellip;

A proposito di musica, da giovane sei stato un Dj. Quanto conta per te la musica ancora oggi? 
Dalla musica &egrave; partito tutto, dai 16 ai 23 anni lavoravo nelle radio libere, la notte, mio padre per&ograve; voleva che mi trovassi un lavoro &lsquo;vero&rsquo; ed &egrave; allora che ho cominciato a fare scarpe.La musica &egrave; sempre stata la mia grande fonte di ispirazione e lo &egrave; tutt&rsquo;ora.

Quale musica ascolti e quali sono gli artisti che ammiri di pi&ugrave;? 
Amo tutta la musica soul, quella di Philadelphia degli anni 70/80, la musica jazz e quella Funky. Ma la musica &egrave; bella tutta&hellip;

Come la musica, ogni scarpa ha una storia da raccontare. Quale sar&agrave; il tuo prossimo racconto? 
Il mio prossimo racconto parla della donna SS20 e ve lo presenter&ograve; a breve durante la Fashion Week.

Giuseppe Zanotti SS20

#TalkingWith Giuseppe Zanotti

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