La Conversation: la sfilata uomo Dior Autunno Inverno 2022-23
Sfila, in occasione della Paris Fashion Week, la nuova collezione Dior Uomo Autunno Inverno 2022-2023 by Kim Jones ispirata al Ponte Alexandre, con un tributo al 75° anniversario dell'invenzione del "New Look" nel giorno del compleanno di Monsieur Christian Dior e una celebrazione dei 25 anni di Stephen Jones, l'hat designer inglese, come collaboratore di Dior. Tra le novità in passerella, anche il lancio della collab con Birkenstock
“Ho voluto guardare all'archivio, alla purezza degli inizi della Maison, al suo impulso originario. Abbiamo osservato le collezioni iniziali e ci siamo concentrati sull'architettura, prendendo questi elementi e trasformandoli quasi istintivamente in in guardaroba maschile, mantenendo sempre la gioia di vivere al centro degli abiti di Christian Dior". Racconta Kim Jones, Direttore Creativo di Dior, da dove ha tratto ispirazione per la collezione Dior Men's Fall Winter 2022. Un incontro, quello con Monsieur Dior, che Kim Jones immagina sul Ponte Alexandre III, un ponte che fa parte della scenografia dello show, ma che è anche simbolo di passaggio che collega passato, presente e futuro della Maison; passando dal femminile al maschile, con un sottofondo di profumo al mughetto a pervadere l'aria del pubblico.
Il 12 febbraio 1947 Christian Dior presenta la sua prima collezione e il New Look entra nella storia della moda. E Jones sceglie quindi di creare una sua visione della silhouette della giacca Bar, presentata in una palette in scala di grigi o tinte pastello. In questa stagione, e nell'anno del 75° anniversario della Maison, Kim Jones si cimenta nel dare corpo alle tecniche di sartoria maschile britannica con quella dell'haute couture francese. I ricami floreali dell'archivio finiscono sulle camicie e i pull leggeri, giacche decostruite a stampa leopardo, sportswear suit e giacche in cannage. E ancora un'esaltazione di tutti i simboli che Christian Dior aveva nel cuore: la rosa, i fiori (il mughetto per l'appunto), le stelle e le catene, catene che tornano in versione accessori.
Qui, il braccialetto a catena di diamanti e smeraldi di Victoire de Castellane si unisce alle stravaganze di Yoon Ahn in un nuovo approccio decorativo per gli uomini, che non disdegnano stringate adornate di gioielli shiny. In constrasto alle derby ingioiellate, troviamo i sandali slipper DIOR by BIRKENSTOCK, più utilitaristici, sembre con ricami floreali e sempre nel tipico grigio tanto caro a Monsier Dior, così come lo era la natura e la sua passione per il giardinaggio. I modelli, in prevalenza scamosciati e mixati al feltro, riprendono il motivo Dior Oblique e i dettagli della borsa Sella. Tra gli accessori spiccano anche i cappelli di Stephen Jones, di cui viene celebrato il 25 anno di sodalizio creativo con la Maison Dior, che interpreta il tipico berretto Doris con l'arte della modisteria Made in Uk.
L'uomo Dior, immaginato da Kim Jones, sembra essere un college boy un po' ribelle, con blazer larghi abbinati a camicie abbottonate non ripiegate e guanti oversize tempestati di gioielli, maglioni con zip sopra la camicia fuori dai pantaloni al posto dei canonici blazer dell'uniforme scolastica, mutande a vista (un po' come si faceva a fine anni 90'). Il vibe a tratti diventava più quello della rockstar, con lunghi cappotti in pelle vinilica, giacche biker e più casual con montoni dagli interni in pelo colorato. Infine per ipotetici date, ecco comparire bouquet di rose al braccio dei modelli, quasi a innescare la voglia di ritrovare un po' di vena romantica. Tra funzione e sogno, una delle collezioni più desiderabili di sempre.