Mustafa Yanaz e Isamaya Ffrench hanno fuso il grunge newyorkese della sfilata primavera estate 2026 di Collina Strada creata da Hilary Taymour, con un&rsquo;estetica selvaggia e animalesca.

La New York Fashion Week vive nelle sue contraddizioni: gioco e modernit&agrave;, fascino oscuro e rischiosa avanguardia. Un&rsquo;identit&agrave; che non si limita agli abiti o ai fondali teatrali e drammatici in cui vengono presentati. Scorre con la stessa forza anche nella bellezza. Le chiome asimmetriche, gli smoky eyes da rocker, le labbra decise. Tutto ricorda che il beauty alla New York Fashion Week &egrave; parte integrante del racconto, quanto i capi stessi. Per la primavera estate 2026, Collina Strada non ha fatto eccezione. Anzi, ha forse tracciato il modello di quanto lontano possa spingersi la bellezza quando supera l&rsquo;atteso. Ambientata al Manhattan Helicopters nel Financial District, la sfilata &egrave; stata autenticamente newyorkese, industriale, grezza e incredibilmente cool in un modo che pochi altri sanno replicare. Nel backstage, il beauty non era discreto n&eacute; nascosto nei dettagli: questa stagione, l&rsquo;hairstylist Mustafa Yanaz, che aveva creato corna di capelli per l&rsquo;autunno/inverno 2025 del brand, ha tratto ispirazione diretta dalla citt&agrave; stessa.

Dettagli dell'acconciatura alla presentazione in passerella della collezione Collina Strada Primavera/Estate 2026. Getty Images.

Non si trattava di colori esasperati o volumi monumentali - anche se, fedele all&rsquo;amore della fondatrice e direttrice creativa Hillary Taymour per i toni accesi, non mancavano tocchi di verde oliva pastello e rosa cipria. Piuttosto, Yanaz e il suo team hanno realizzato cappellini da baseball e beanie interamente intrecciati con un mix di capelli sintetici e naturali. &laquo;Ho voluto fare questi cappellini da baseball perch&eacute; dico sempre: &ldquo;Un newyorkese con il cappellino da baseball &egrave; un vero newyorkese&ldquo;&raquo;, racconta Yanaz a nel backstage. &laquo;All&rsquo;inizio era nato come uno scherzo. Poi la direttrice creativa mi disse che sarebbe stato incredibile creare un cappello fatto di capelli, e io ho risposto: "Sfida accettata".&raquo;

Dettagli di bellezza alla presentazione in passerella della collezione Primavera/Estate 2026 di Collina Strada. Getty Images.

Quanto al make-up, &egrave; stato il colore a dominare la scena. La truccatrice Isamaya Ffrench, che per l&rsquo;autunno inverno 2023 di Collina Strada aveva creato protesi animalesche, ha ideato cinque archetipi beauty distinti: The Shane, The Sara, The Eva, The Athena e The Taylor. Il pi&ugrave; d&rsquo;impatto &egrave; stato The Shane, una reinvenzione teatrale del classico cat-eye. L&rsquo;approccio della Ffrench a The Shane si &egrave; nutrito dei richiami costanti di Collina Strada al regno animale, con forme feline che aprivano l&rsquo;osso sopraccigliare e un ponte nasale ampliato, addolcito da sfumature fredde. Per equilibrare l&rsquo;intensit&agrave;, ha aggiunto bagliori shimmer per desaturare leggermente i colori, mantenendo il look vibrante senza scivolare nell&rsquo;eccesso teatrale. Rosa, blu e oro hanno invaso le palpebre e si sono estesi fino alle labbra, punteggiati da delicati tratti di ciglia colorate abbinate, grazie a Lashify. Il resto del viso &egrave; rimasto fresco e minimale - un contrasto studiato rispetto alla forza magnetica degli occhi.

<h3 style="text-align: justify;">La primavera estate 2026 di Collina Strada, tutti i look</h3>

La collezione primavera estate 2026 di Collina Strada &egrave; un corteo teatrale che fonde poesia distopica e spirito urbano. Hilary Taymour continua a sovvertire le regole del ready-to-wear con silhouette destrutturate, tessuti fluidi e stratificazioni dall&rsquo;anima grunge-romantica. Abiti drappeggiati e gonne sfilacciate convivono con pantaloni oversize e camicie extralarge, in una palette che oscilla tra i pastelli acidi e i toni eterei del bianco sporco, del giallo polveroso e del rosa fan&eacute;, contrapposti al nero assoluto dei look gemelli che accompagnano ogni uscita. L&rsquo;atmosfera &egrave; quella di un rituale collettivo dove gender fluidity e eco-consciousness dialogano con un&rsquo;estetica gotica, a tratti fiabesca. Il risultato &egrave; una moda che non veste solo il corpo ma narra un mondo fragile, contaminato e vibrante, in cui ogni capo sembra un&rsquo;opera in movimento tra ribellione e rinascita.

Collina Strada (Getty Images)

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