Lynsey Alexander racconta la linea makeup di Prada
Minimalismo sofisticato, lusso non scontato, un mix di eccentricità e funzionalità: le caratteristiche del brand si traducono in una linea makeup e skincare d’avanguardia. A raccontarla, la Global Creative Makeup Artist, Lynsey Alexander.
Un lancio attesissimo e dal claim impegnativo, ”Rethinking Beauty”, quello di Prada, che segna il debutto nel makeup con la linea Color, e un ritorno allo skincare (dopo il lancio, nel 2001, di una linea di soin monodose dal look medicale così avanti sui tempi da non essere compresa dal pubblico). La linea Skin è composta da quattro prodotti essenziali progettati per aiutare la pelle ad adattarsi ai cambiamenti ambientali in tempo reale, utilizzando una tecnologia originata da attivi naturali, gli adattogeni, presenti in una quindicina di piante rare esistenti da oltre 400 milioni di anni. Tra i plus: textures meravigliosamente fondenti sulla pelle e una nota profumata distintiva di vaniglia, eliotropio e iris firmata da Daniela Andrier, complice olfattiva di Miuccia Prada fin dalla prima Infusion, quella all’Iris che si respira nelle boutiques. «Prada è un dialogo di contrasti, è allo stesso tempo rottura e conformità, e sempre, sempre innovazione», sottolinea Lynsey Alexander, make up artist londinese già collaboratrice di MAC, Shiseido e Clé de Peau, e ora Global Creative Makeup Artist del brand. «Durante la realizzazione dei prodotti, abbiamo costantemente chiesto ai nostri laboratori di fare di più e meglio. Più pigmenti, un effetto mat ancora più intenso, maggiore luminosità; tutto è stato spinto al massimo e ripetutamente perfezionato, fino ad ottenere una palette di tonalità neutre e senza tempo con un twist inaspettato, dove ogni combinazione di colori è ispirata alle stampe iconiche dell’archivio Prada, forte di oltre 27mila tessuti e fantasie. Color clashes che rappresentano, nella loro non convenzionalità, una sfida per l’occhio. Come un marrone fangoso che diventa estremamente elegante se abbinato al rosa di una scarpetta da ballo di raso. Per tutto il tempo ho continuato a chiedermi: questo prodotto è un oggetto di lusso estremamente funzionale, pur mantenendo l’elemento essenziale per Prada dell’inaspettato? Miuccia e Raf porterebbero questo colore sulle sue passerelle?».
L’OFFICIEL Italia: Prada è il primo brand ad affiancare al ruolo tradizionale del Global Creative Makeup Artist la figura del Global Creative E-Makeup Artist. Come è stato lavorare con Ines Alpha?
Lynsey Alexander: Incredibile, perché i nostri mondi sono molto diversi. Tutto ciò con cui lavoro è tangibile, malleabile e miscelabile, molto coinvolgente dal punto di vista emotivo, perché si tratta di tatto, sensazioni e contatto umano. Mentre io esploro attraverso i pigmenti, Ines lo fa attraverso i pixel. Non c’è apparentemente limite dove non possa spingersi. I pigmenti e i colori che lei ha creato in un mondo tridimensionale su modelli digitali sono stati molto impegnativi per me e per i laboratori che hanno cercato di ricrearli.
LOI: Partiamo dal fondotinta, Reveal Skin Optimizing Foundation: cosa lo rende diverso da quelli già presenti sul mercato?
LA: La tecnologia IRL-microfilter™, che coniuga l’effetto flawless del filtro con una copertura in trasparenza. E la presenza nella formula di niacinamide e probiotici attivi per migliorare la qualità della pelle nel tempo.
LOI: Le palettes di ombretti fanno pensare alle stampe di tante collezioni, catturano la quintessenza delle sfilate Prada di questi anni.
LA: La mia palette preferita è la Dimensions 02 Profusion: adoro la forza e la purezza di questa combinazione di argento e nero, più il flash di giallo. È la più eccentrica, ma è quella cui faccio sempre riferimento. I pigmenti che abbiamo utilizzato sono così puri e intensi che ne basta una quantità minima per ottenere un effetto di grande impatto. A differenza della maggior parte degli ombretti presenti sul mercato, realizzati con polveri pressate, i nostri vantano una formula ibrida: una miscela unica di oli, per offrire il comfort superiore di una crema, con il potere duraturo di una polvere. E le particelle metalliche utilizzate sono tra le più brillanti che abbia mai visto, un risultato di cui sono particolarmente orgogliosa: spesso i metalli risultano piatti e opachi, ma i nostri sembrano letteralmente emanare luce dall’interno.
LOI: E i rossetti? Così sofisticati, così sontuosamente mat…
LA: La predilezione per la bocca mat è stata una caratteristica delle passerelle Prada fin dal primo show dell’88. I rossetti, ricaricabili come tutta la linea, sono declinati in 26 tonalità realizzate con due diverse finiture opache: i 13 Hyper Matte hanno una base nera per ricreare la profondità del colore della pelle Saffiano, i Soft Matte richiamano la luminosità del Re-Nylon. Sono formulati con soli tre pigmenti puri, mentre la maggior parte dei rossetti presenti sul mercato viene prodotta utilizzandone anche dodici. Riducendo la diluizione dei pigmenti, siamo stati in grado di rafforzare e intensificare il finish, ottenendo un risultato decisamente più vibrante.
LOI: Gli indispensabili secondo te?
LA: Personalmente sono affascinata dal Monochrome Hyper Matte Lipcolor R28 Fuoco. Per un look più tranquillo, adoro il Soft Matte Lipcolor in B1O1 Tiepolo. È un nudo perfetto e funziona a meraviglia anche per il contouring del viso. E mi piacciono anche gli occhi color cioccolato contrastati da un tocco di rosa o verde, ottenibili con Dimensions 04 Poetry.
