Per
Francis Kurkdjian Versailles è una costante di tutta la vita, da quando studiava profumeria all’ISIPCA alla sua interpretazione del
Re Sole, il volto coperto di polvere dorata e vestito di piume e pietre preziose, in uno show di suoni e luci durante le serate delle Grandes Eaux, messa in scena contemporanea dello spettacolare utilizzo delle fontane che veniva fatto durante le feste di corte. Negli anni ha composto fragranze per il bacino dell’Orangerie, ricostruito tra filologia e immaginazione romanzesca
uno dei profumi di Maria Antonietta, intitolandolo Le Sillage de la Reine, immaginato per un’esposizione immersiva un’essenza che racchiudesse tutta la passione di Luigi XIV in età matura per I fiori d’arancio..
Nella stessa misura della reggia i giardini, progettati da Le Notre, riflettevano l’idea di
grandeur del Re Sole, ed erano oggetto dell’ammirazione dei visitatori di tutto il mondo. In particolare attorno al
Trianon, dove, ai tempi in cui la facciata era coperta di piastrelle di porcellana bianca e blu e il luogo era il regno di
Madame de Montespan, la favorita il cui ascendente sul re coincise con l’apogeo del fasto della
vita di corte, i parterre erano così colmi di gelsomini, giacinti e tuberose da provocare lo svenimento di molte dame, e al tempo stesso da innescare una
frenesia di consumo di fragranze floreali. Quando il Trianon fu ricostruito nella forma attuale, in marmo, la moda era per i gelsomini e gli alberi d’arancio. Nell’intento di
“restituire a Versailles quello che Versailles mi ha dato in termini di meraviglia e ispirazione” Francis Kurkdjian ha sponsorizzato Il Perfumer’s Garden, sviluppato attorno all’orangerie dello Chateauneuf, e inaugurato il 30 maggio. Il Progetto restituisce al profumo la sua centralità nella creazione storica dei
giardini di Versailles, accogliendo
300 piante, molte delle quali
costitutive della
palette olfattiva usata dal creatore di profumi, oltre a piante non direttamente utilizzate in profumeria ma appartenenti alle stesse famiglie.
Diviso in tre settori, Il Perfumer's Garden comprende un giardino delle curiosità dove si susseguono parterres di fiori accostati per contrasto o gradazione tono su tono di colore, un sentiero bordato di alberi di ciliegio, e un giardino segreto, pieno di orchidee, rose e lilium dell’Himalaya. Uno spazio creato in due anni di complicità e condivisione di competenze tra Kurkdjian e un team di giardinieri dedicati, tra cui gli italiani Giovanni Delù e Fulvia Grandizio, destinato a rivelarsi in tutto il suo splendore con lo scorrere del tempo e lo svilupparsi delle piante. Una profusione di gigli, rose centifolia e damascena, garofanini, gelsomini, capucines, ma anche di piante meno note come I cosmos chocolat, fiorellini di un bordeaux scurissimo che profumano di cacao.
Un omaggio a un’epoca, un modo di sentire, alla cultura francese del profumo che coincide con i 15 anni della Maison Francis Kurkdjian. «Quindici anni sono pochissimi se paragonati alla storia di maison come Guerlain o Creed, e quindi penso che ho ancora tempo per fare tante cose, ma poi ricordo che Christian Dior ha fatto la storia della moda in 10 anni e temo di non aver fatto abbastanza..», sottolinea il creativo, che oltre ad essere direttore artistico del suo brand è direttore della creazione olfattiva per Dior dall'ottobre 2021.
Da visitare assolutamente, insieme all'appartamento privato di Maria Antonietta appena aperto al pubblico