“May You Live In Interesting Times” è lo slogan dell’Esposizione Internazionale d’Arte che accompagna una serie di eventi imperdibili di arte e moda che saranno presentati nello scenario della laguna veneziana.


<a href="https://www.lofficielitalia.com/arte/biennale-di-venezia-2019-art-in-interesting-times">Venezia</a> apre una nuova stagione in cui l&rsquo;arte viene sostenuta sempre pi&ugrave; dal settore moda, offrendo una selezione di eventi, mostre e nuove aperture.&nbsp; Gucci, Prada, Louis Vuitton, MSGM e Pomellato sostengono ambiziosi progetti artistici in concomitanza all&rsquo;evento artistico pi&ugrave; importante italiano. Con grande sensibilit&agrave; i brand evidenziano un ruolo crescente sul panorama artistico codificando un sistema concreto ed efficace per favorire le nuove opportunit&agrave; culturali.&nbsp; 
Gucci &egrave; il main sponsor del Padiglione Italia alla 58a Esposizione Internazionale d&rsquo;Arte della Biennale di Venezia, Alessandro Michele direttore creativo di Gucci, ha scelto di sostenere il progetto di Milovan Farronato, curatore del Padiglione Italia intitolato N&eacute; altra N&eacute; questa: La sfida al Labirinto. Per l&rsquo;esposizione il curatore, direttore di Fiorucci Art Trust, ha coinvolto tre importanti artisti italiani, Enrico David, Chiara Fumai e Liliana Moro pronti a rappresentare l&rsquo;Italia alla Biennale. Lavori inediti e opere storiche, i cui percorsi artistici contemporanei si distinguono per spirito di ricerca tra passato e presente, vengono valorizzati dalla curatela di Farronato attraverso il format del labirinto. Una scelta funzionale per l&rsquo;allestimento e metaforica che evoca precisamente il nostro momento storico caratterizzato da una complessit&agrave; sempre pi&ugrave; estrema e disorientante. 
Trasportato dal saggio &ldquo;La sfida al labirinto&rdquo; di Italo Calvino, Farronato modella un percorso non lineare che riflette sul dubbio e l&rsquo;intuizione, strumenti inevitabili del sapere umano. 
Milovan Farronato sostenuto da Alessandro Michele, condivide il suo&nbsp; stesso sguardo curioso e appassionato verso la contemporaneit&agrave;. Spiriti affini e complementari, sono accomunati dalla continua ricerca delle mutevoli, inaspettate espressioni del sentire artistico e della creativit&agrave; in ogni forma e suggestione.

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Durante la Biennale d&rsquo;Arte, Prada inaugura &ldquo;Jannis Kounellis&rdquo; alla sede veneziana di Fondazione Prada che ricostruisce l&rsquo;intera carriera artistica ed espositiva dell&rsquo;artista greco. Visibile dal&rsquo;11 Maggio al 24 Novembre, la mostra &egrave; un dialogo raccontato attraverso l&rsquo;attento sguardo del superbo curatore, critico e teorico d&rsquo;arte Germano Celant, che ha disegnato la curatela per celebrare l&rsquo;artista scomparso nel 2017.&nbsp; 
Il progetto &egrave; ideato con la collaborazione dell&rsquo;Archivio Kounellis, con oltre 60 opere, ricostruisce la storia artistica del maestro, evidenziando gli sviluppi fondamentali della sua poetica, cercando di stabilire un dialogo tra le opere e gli spazi settecenteschi di Ca&rsquo; Corner della Regina.&nbsp; 
Segnata da diversi momenti e linguaggi la carriera artistica di Kounellis ha plasmato un arte che si relaziona direttamente con lo spettatore.&nbsp; La sua ricerca esplora nuove dimensioni con l&rsquo;intento di superare l&rsquo;uniformit&agrave; tradizionalmente pittorica della sua prima produzione, diventando successivamente pi&ugrave; radicale per inglobare elementi concreti e naturali come terra, cactus, lana, carbone e cotone.&nbsp; 
Il fenomeno sublime della combustione appare frequentemente nelle opere dell&rsquo;artista: come in &ldquo;margherita di fuoco&rdquo; e &ldquo;scrittura di fuoco&rdquo; che enfatizzano il potenziale trasformativo e rigenerante. Il fuoco diventa poi un reticolo di fiamme disposte sul pavimento, presente in mostra, che permea lo spazio espositivo annunciando l&rsquo;ardore del desiderio di un cambiamento totale.&nbsp;Precariet&agrave;, leggerezza, permanenza e rigidit&agrave; sono altri concetti che determinano una metafora della condizione degli esseri viventi che incarna l&rsquo;aspirazione alla libert&agrave; assoluta e la costrizione fisica e morale indotta dalla societ&agrave;. 
La retrospettiva &egrave; completata dalla presentazione di documenti, film, cataloghi, inviti, manifesti e fotografie d&rsquo;archivio, che testimoniano la storia espositiva di Kounellis, oltre a restituire un focus dedicato ai suoi progetti in ambito teatrale e performativo.

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Jannis Kounellis Senza titolo, 2011 cappotti, cappelli, scarpe

Jannis Kounellis Senza titolo, 1993–2008 armadi, cavi di acciaio Jannis Kounellis Senza titolo, 2004 rotoli di piombo e stoffa 

Jannis Kounellis Senza titolo, 1980 flauto, violino, tamburo, tromba, cornetta, violoncello, mandolino, bombola a gas, fiamme 

Ospitata presso l&rsquo;Espace Culturel Louis Vuitton di Venezia, &ldquo;Elsewhen&rdquo; esposizione di Philippe Parreno porter&agrave; una serie di media, film, colonne sonore, disegni e sculture. 
Preferendo i progetti agli oggetti, Philippe Parreno ha iniziato ad esaminare diversi approcci alla narrazione e alla rappresentazione negli anni Novanta in ambito artistico celebrando l&rsquo;esperienza fulcro della sua poetica. La mostra &egrave; un spettacolo polifonico e multiforme esplora le potenzialit&agrave; della percezione, offrendo nuovi modi di vedere e comprendere la realt&agrave;.&nbsp; 
Parreno avvicinandosi alla mostra come mezzo di comunicazione, continua a mettere in discussione e a reinventare il suo formato con l&rsquo;obiettivo di instaurare una relazione tra opera ed osservatore. Con la sua nuova opera l&rsquo;artista crea un&rsquo;esperienza in cui la memoria del passato si fonde in una temporalit&agrave; dirompente con il presente e il futuro, evocando le realt&agrave; parallele care all&rsquo;artista. I segni familiari della percezione vengono annientati a favore di uno stimolante processo d&rsquo;invenzione di nuovi modi di intendere, sfidando le categorie razionali dell&rsquo;arte e l&rsquo;ordine stabilito.

&ldquo;Elsewhen&rdquo; sar&agrave; visibile all&rsquo;Espace Culturel Louis Vuitton di Venezia dall&rsquo;11 maggio al 24 novembre 2019.

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Dopo il debutto del nuovo spazio Ordette a Milano, Massimo Giorgetti direttore creativo di MSGM sostiene a Venezia &ldquo;Heterotopia&rdquo; l&rsquo;installazione presentata dall&rsquo;Accademia di Belle Arti di Venezia e la rivista d&rsquo;arte Flash Art. Il prodotto artistico di Peter Halley in occasione della 58a Biennale di Venezia si svolger&agrave; nello spazio espositivo dell&rsquo;Accademia di Belle Arti situato in uno degli storici Magazzini del sale di Venezia. A cura di Gea Politi direttrice di Flash Art Heterotopia &egrave; una grande installazione per l&rsquo;artista e teorico newyorkese che ha concettualizzato il NeoGeo, il neo geometric conceptualism, creando uno dei pi&ugrave; influenti movimenti teorici degli ultimi anni. Halley in questa occasione, produce un ambiente immersivo, dai &ldquo;tanti luoghi&rdquo; dell&rsquo;artista, con stanze che si susseguono, si trasformano, si inseguono, in condotti estetico mentali.&nbsp; 
Heterotopia sar&agrave; visibile dall&rsquo;8 maggio al 10 agosto presso gli spazi dei Magazzini del sale e per l&rsquo;occasione MSGM ha supportato il progetto dedicando una speciale capsule collection MSGM/Flash Art disponibile esclusivamente in loco.

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Pomellato ha riaperto la sua boutique di Venezia con un nuovo restyling ispirato al flagship store di Milano, uno spazio non convenzionale e colorato che&nbsp;accoglie l&rsquo;unicit&agrave; delle creazioni Pomellato attraverso un gioco di contrasti e abbinamenti audaci in cui i materiali raffinati abbracciano le tonalit&agrave; iconiche del brand in tutte le sue finiture. 
Con l&rsquo;opening della nuova boutique il 9 maggio in concomitanza con la Biennale di Venezia, il brand ha ospitato l&rsquo;anteprima esclusiva del nuovo libro realizzato dalla fotografa Gail Albert Halaban. L&rsquo;artista americana, nota per i suoi ritratti al confine tra vita pubblica e privata, a mostrato le immagini del nuovo volume &ldquo;Italian Views&rdquo;, in cui prosegue la serie &ldquo;Out of my Window&rdquo; spostando l&rsquo;obiettivo sulle citt&agrave; di Firenze, Milano, Venezia, Palermo e Napoli. Il processo creativo della Halaban rappresenta una vera e propria performance interattiva che porta l&rsquo;artista a coinvolgere persone mai incontrate prima attraverso un&rsquo;inedita esperienza fotografica che diventa per lei anche occasione di conoscenza. 
Altro prezioso appuntamento &egrave; quello con Piaget che presentare l&rsquo;opera &quot;Moments of Happiness&quot; creata dagli olandesi Verhoeven Twins, rappresentati dalla Carpenters Workshop Gallery. &quot;Moments of Happiness&quot; far&agrave; parte della mostra &quot;Dysfunctional&quot; alla Galleria Giorgio Franchetti alla CA&#39; d&#39;Oro. L&#39;opera &egrave; composta da diverse sfere di vetro borosilicato con un effetto iridescente che creano una scultura eterea. Gli artisti hanno voluto per la prima volta incorporare l&#39;oro in una loro opera celebrando cos&igrave; il savoir-faire di Piaget nell&#39;arte della lavorazione di questo metallo prezioso.

"Moments of Happiness"  degli olandesi Verhoeven Twins

L&#39;11 Maggio si terr&agrave; uno degli eventi pi&ugrave; attesi: il ballo in maschera di Dior dedicato a Tiepolo, tati i vip che parteciperanno alla serata danzante durante la quale ci sar&agrave; anche un&#39;asta benefica.

E&#39; da 68 anni che la Maison non torna in Laguna, e lo fa Maria Grazia Chiuri per un evento importante: i 20 anni della Venetian Heritage Foundation.&nbsp; 
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Moda e Biennale: gli eventi imperdibili a Venezia

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