Guy Bourdin il concettuale "Storyteller" della moda in mostra all'Armani/Silos
In concomitanza con la Milano Fashion Week l'Armani/Silos ha inaugurato la nuova mostra "Guy Bourdin: Storyteller". Una personale suddivisa per ambienti tematici che ripercorrono la carriera del fotografo di moda francese.
«Questa mostra conferma la mia volontà di fare di Armani/Silos un centro di cultura fotografica contemporanea, includendo ciò che è prossimo al mondo Armani, ma anche ciò che ne è lontano» spiega Giorgio Armani «A prima vista, Guy Bourdin non è un autore a me vicino: il suo era un linguaggio netto, grafico, forte. Nella sua opera quel che si percepisce subito, in superficie, è la provocazione, ma quello che mi colpisce, e che ho voluto mettere in risalto, sono piuttosto la sua libertà creativa, la sua capacità narrativa e il suo grande amore per il cinema. Bourdin non seguiva la corrente e non scendeva a compromessi: un tratto nel quale mi riconosco io stesso, credo non ci sia un altro modo per lasciare un segno nell’immaginario collettivo».
Intitolata "Guy Bourdin: Storyteller" la nuova exhibition all'Armani/Silos ripercorre la carriera del fotografo di moda francese (1928-1991) con una serie di immagini selezionate in collaborazione con The Guy Bourdin Estate. Noto per le sue immagini provocatorie, concettuali, surreali e alle volte anche inquietanti, Bourdin è considerato uno dei fotografi più influenti del XX secolo. Le fotografie di Bourdin sono caratterizzate da un'estetica distintiva spesso contraddistinte da un taglio fotografico ben preciso, e un percorso visivo unico nel suo genere che cattura ogni spettatore che osserva attentamente le sue foto.
La mostra esplora gli universi stilistici di Guy Bourdin, si apre con un video inedito che ritrae anche il fotografo ed è suddivisa con sale suddivise in tematiche ben precise, dalla stanza dedicata all'utilizzo del rosso, alla tematica legata alla foto della foto che decostruisce l'immagine stessa, oppure la sua attenzione per i manichini e la sua inconfondibile idea di composizione. Poi si trova anche una selezione in bianco e nero, la sala dedicata alle gambe e una serie che l’amore di Bourdin per il cinema, elemento centrale della sua creatività. Nello specifico è presente una selezione di fotografie di campagne pubblicitarie di Jarles Jourdan che alludono scene del crimine o inseguimenti polizieschi che argomentano la fascinazione per Alfred Hitchcock e al tema misterioso di Guy Bourdin.